La Lingua Nei Lager Nazisti

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        - ISBN/EAN
- 9788843030156
- Editore
- Carocci
- Collana
- Studi storici carocci
- Formato
- Brossura
- Anno
- 2004
- Pagine
- 140
Disponibile
                
                    
                        15,90 €                    
                
                
                
            
            
            
        
    Lagersprache è detta la lingua usata nei campi di concentramento nazisti. Specchio dell’universo concentrazionario, questo linguaggio era spesso costituito da un impasto plurilingue - con predominanza del tedesco - espressione della composita popolazione multietnica e cosmopolita internata. Muovendo da Klemperer (LTI. Lingua Tertii Imperii) e dalle paradigmatiche pagine di Primo Levi, l’autrice disegna le caratteristiche di questa "lingua internazionale" centrata sulle necessità più elementari: "pane", "freddo", "dolore", "botte" erano i termini più usati di un linguaggio di sopravvivenza in cui la violenza fisica costituiva «una variante dello stesso linguaggio.». L’impoverimento lessicale configurava un gergo essenziale, ridotto, estremo - «scheletrico» lo definisce Primo Levi con tragica quanto eloquente metafora. Se questa era la lingua dei dominati, quella dei dominatori - offensiva, urlata, cruda epitome della dittatura hitleriana - manifestava un distillato di violenza soprattutto nei propri atroci dispositivi eufemistici: "docce" erano dette le camere a gas e, nei lager femminili, "gioielli" erano chiamate le donne giunte al grado estremo di denutrizione e sfinimento.
        Maggiori Informazioni
| Autore | Chiapponi Donatella | 
|---|---|
| Editore | Carocci | 
| Anno | 2004 | 
| Tipologia | Libro | 
| Collana | Studi storici carocci | 
| Num. Collana | 63 | 
| Lingua | Italiano | 
| Indice | Prefazione. Il lager come società complessa, di B. Mantelli/ La quotidianità nel lager: routine nel regno della morte/Breve introduzione al sistema concentrazionario nazista/Vocabolario della giornata tipo/I fatidici imprevisti: perquisizioni, controllo dei pidocchi, punizioni e selezioni/ La gerarchia sociale del lager: dominatori e vittime/Menschen e Untermenschen/La lingua: spartiacque tra sommersi e salvati/ La lingua dei lager (Lagersprache): considerazioni su un fenomeno complesso/Sono stato un Hàftling: memoria e testimonianze sulla deportazione nazista/Approcci di studio e ricerca/Il tedesco: la lingua franca dei lager/Le caratteristiche della Lagersprache/ La lingua dei dominatori/Il linguaggio della violenza: un mezzo per annientare la dignità umana/Il linguaggio di copertura: eufemismo e segreto/ La lingua dei detenuti/L’universo cosmopolita nei lager: il Lageresperanto/Il linguaggio eufemistico dei detenuti e la Tarnsprache/ Appendice/ Intervista a Liana Millu/ Intervista ad Anja Lundholm/ Intervista a Marta Ascoli/ Bibliografia | 
        Questo libro è anche in:
        
    
