La donna atleta [Teitz - CIC Edizioni Internazionali]

Collana: Serie monografica American Academy of Orthopaedic Surgeons Le donne furono autorizzate per la prima volta a partecipare alle gare olimpiche nel 1900 per il tennis ed il golf. E' stato, tuttavia, solo nel 1984 che alle donne è stato concesso do correre la maratona. Da allora il numero di ragazze che partecipano alle attività sportive è aumentato vertiginosamente. Ci ha fatto nascere un certo interesse riguardo ai problemi che possono insorgere nella donna sottoposta ad un'intensa attività sportiva. Oggi si sa che l'eccessivo affaticamento derivante dalla temperatura non è dipendente dal sesso e la chiave per resistere è il condizionamento. Il menarca ritardato e le anomalie mestruale associate ad attivià fisica intensa furono riconosciuti già nel 1970. Ma solo nel 1984, quando Cann ed i suoi collaboratori, descrissero l'osteoporosi in giovani atlete amenorreiche, questi segni clinici hanno provocato nei medici una preoccupazione diffusa. Anche molti problemi muscolo-scheletrici, come la scoliosi della colonna vertebrale e le fratture da fatica nelle atlete amenorreiche, sono stati ormai riscontrati frequentemente. Molto è ancora da ricercare sul complesso intreccio dei disturbi dell'alimentazione, le irregolarità mestruali e l'osteoporosi nelle sportive.