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La cultura in armi. Gli intellettuali tedeschi e la grande guerra

ISBN/EAN
9788857556024
Editore
Mimesis
Collana
Novecento
Formato
Libro in brossura
Anno
2019
Pagine
136

Disponibile

14,00 €
«Da ieri siamo un popolo in armi. [...] Potesse l'oratore di oggi trasformare ogni parola in una baionetta, in un fucile, in un cannone!» Così si esprimeva il filosofo e teologo tedesco Ernst Troeltsch in un discorso tenuto presso l'Università di Heidelberg il 2 agosto 1914. Queste espressioni sono emblematiche di quel Krieg der Geister, di quella "guerra degli spiriti", che gli intellettuali e gli accademici tedeschi credettero di dover condurre, a colpi di appelli e proclami, a sostegno delle operazioni militari con l'obiettivo di giustificare e dare un senso ampiamente culturale all'immane sforzo bellico e al terribile sacrificio del popolo tedesco. Mentre Inghilterra e Francia potevano rivendicare, per quanto ideologicamente, la missione universale di combattere per la democrazia e la libertà, la Germania non solo non poteva dichiarare di avere una missione di questo tipo, ma doveva anche fare chiarezza, persino al suo interno, sugli obiettivi stessi della guerra. Per questo le argomentazioni tedesche, di cui sono intrisi gli scritti qui presentati in traduzione italiana, se sono da un lato quasi sempre essenzialmente difensive, risultano dall'altro di grande interesse per il modo in cui riflettono sul carattere nazionale - passato, presente e futuro - della Germania.

Maggiori Informazioni

Autore Gorgone S.;Miglino G.
Editore Mimesis
Anno 2019
Tipologia Libro
Collana Novecento
Num. Collana 24
Lingua Italiano
Larghezza 0
Stato editoriale In Commercio