La cucina del sacrificio in terra greca

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- ISBN/EAN
- 9788833925929
- Editore
- Bollati Boringhieri
- Formato
- Libro rilegato
- Anno
- 2014
- Pagine
- 269
Non Disponibile
27,00 €
"La cucina è politica". Non è uno slogan a ricalco di più note parole d'ordine. Anzi, rispetto ad esse può invocare a pieno titolo la primogenitura: dall'alba della nostra civiltà, e per una decina di secoli, un rituale che in terra greca aveva a che fare con l'alimentazione perimetrò addirittura i confini dell'umano, inscrivendosi nel cuore stesso dello spazio politico, ossia nella vita pulsante della polis. Si tratta del sacrificio cruento degli animali domestici - buoi, pecore, capre, maiali -, i soli commestibili per il bestiario di allora. Seconda la liturgia celebrata da un macellatore-cuoco-sacrificatore, di cui si sono conservate le sequenze nella pittura vascolare, dopo la cremazione aromatica delle ossa, parti imputrescibili della vittima riservate agli dèi, e l'arrostitura dei visceri destinati a una ristretta cerchia di officianti e dignitari, le carni bollite venivano distribuite equamente tra i commensali, i cittadini maschi unici detentori dei diritti politici. Entro questo codice cerimoniale che, con poche, significative eccezioni come le Tesmoforie, proibiva alle donne l'uccisione rituale e le relegava ai margini del pasto sacrificale, si consumava ogni atto pubblico di rilievo, tanto che si riteneva sufficiente, per fondare una colonia, portare con sé dalla madrepatria uno spiedo e un pentolone con il fuoco.
Maggiori Informazioni
Autore | Detienne Marcel;Vernant Jean-Pierre;Casagrande C.;Sissa G. |
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Editore | Bollati Boringhieri |
Anno | 2014 |
Tipologia | Libro |
Lingua | Italiano |
Larghezza | 0 |
Stato editoriale | Fuori catalogo |
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