La Crisi Della Ragione. Il Pensiero Europeo 1848-1914

Questo volume è il secondo di una originale e importante iniziativa intesa a fornire un quadro complessivo del patrimonio intellettuale dell'Occidente; "Storia intellettuale dell'Occidente" è intitolata appunto la serie, prevista in sette volumi, che si è inaugurata nel novembre 2001 con "La cultura del Medioevo" di Marcia Colish. Il prossimo titolo sarà "L'autunno del Rinascimento 1550-1650" di W.J. Bouwsma. Si tratta di volumi di larga sintesi, opera di specialisti affermati a livello internazionale. Burrow, che è uno dei tre curatori della serie inglese, è il più illustre studioso della cultura vittoriana. Il volume dà conto, secondo una partizione tematica, del rigoglioso dibattito delle idee che caratterizzò la società europea fra le rivoluzioni del Quarantotto e la Grande Guerra. Dopo aver descritto il contesto intellettuale di metà Ottocento, il periodo che vide l'affermarsi della democrazia e la nascita delle prime grandi città moderne, Burrow affronta l'impatto della scienza e del pensiero sociale su tutta la vita intellettuale europea, dalle idee della fisica, dell'evoluzione sociale, del darwinismo sociale alle preoccupazioni e alle ansie della modernità e dell'identità individuale, secondo un tracciato che va dall'ultimo grande ottimistico tentativo di abbracciare sotto la guida delle scienze naturali l'intera realtà, alla crisi che in forme diverse - dall'irrazionalismo di Nietzsche alla psicoanalisi, alla passione per l'occulto - segna il passaggio al nuovo secolo.