La Contraffazione Delle Merci. Effetti Economici E Sociali Del Mercato Del Falso

calcActive())">
- ISBN/EAN
- 9788874883981
- Editore
- Esculapio
- Formato
- Brossura
- Anno
- 2010
- Pagine
- 116
Disponibile
15,00 €
La globalizzazione dell'economia e dei mercati non ha coinvolto solamente le attività finanziarie lecite, ma ha fatto da volano ad una grande realtà economica illecita: la contraffazione delle merci che, in violazione dei diritti di proprietà industriali, ha raggiunto dimensioni economiche vastissime, pari a un decimo del totale del mercato mondiale legale e con rilevanti e crescenti impatti economici, fiscali e sociali. Nella sua storia, la contraffazione è passata in poco più di un decennio da fenomeno artigianale ad attività industriale globale, con proprie logiche di filiera e un proprio sofisticato know-how tecnologico e logistico. Una mutazione, che seguendo le opportunità della globalizzazione, ha avuto un effetto catalizzatore con l’impatto del crimine organizzato. In realtà, la contraffazione è un fenomeno criminale ampio, complesso e insidioso, gestito in modo imprenditoriale da uomini di affari in grado di muoversi abilmente sia nel mercato illegale sia nell'economia legale e capaci di manovrare un universo di pedine, prevalentemente mano d’opera clandestina impiegata nella produzione e distribuzione del falso. E’ una consapevolezza che il mercato della contraffazione alterando le normali regole del libero mercato mette in crisi l’efficienza che si dovrebbe generare con l’attuale sistema di scambio internazionale sottraendo, così, risorse economiche ai Paesi che ne sono vittime, tra cui l’Italia dove l’attività di produzione e smercio delle merci false utilizza metodi sempre più sofisticati raggiungendo dimensioni significative in ambito europeo e mondiale. La diffusione dei prodotti contraffatti conduce ad una banalizzazione del mercato che sottrae fatturato alle imprese legali e si ripercuote negativamente sulla notorietà e sull'originalità dei prodotti autentici, soprattutto quando le imprese fondano la loro pubblicità sulla qualità e rarità dei prodotti, una condizione che svilisce non solo la loro immagine, ma anche gli investimenti effettuati per aumentare la loro competitività. Il mercato del falso muta continuamente non solo dove vi sono possibili cambiamenti nell’organizzazione produttiva, ma soprattutto muta secondo gli orientamenti del consumatore. La scelte del consumatore rispondono a dinamiche razionali ed emotive e le sue preferenze, come i suoi gusti, si costruiscono nel tempo e sono intersecati da fattori economici, culturali, sociali e individuali. Il suo comportamento legato al paradigma della scelta razionale, va riallacciato al contesto culturale di riferimento, ai meccanismi di integrazione sociale e ad un approccio semiotico della marca, ovvero, al sistema di significati che la merce-segno veicola. In sostanza, la marca contraffatta soddisfa il consumatore di oggetti che acquista con pochi soldi una identità mancata e la contraffazione, nell’era odierna, ha la sua accezione generale proprio nella riproduzione illegale di un segno distintivo. La contraffazione, quindi, nella sua estensione economica e sociale sfocia in un mercato alimentato prevalentemente da una domanda di un consumatore in cui solo in parte è inconsapevole ed ingannato. Un fenomeno la cui complessità della domanda e le sue dimensioni sociali ed economiche sono le parti costitutive di una economia illegale e sommersa, forte di un sistema produttivo i cui effetti ledono il sistema economico di un Paese e la collettività che lo rappresenta. Esistono una infinità di prodotti soggetti a falsificazione tanti altri ne sono a rischio. Si riproduce di tutto e al minimo dei costi, utilizzando materie prime scadenti se non tossiche e i paesi in via di sviluppo rappresentano un habitat confacente al sistema produttivo della contraffazione, territori in cui imprenditori spregiudicati realizzano profitti che, nel caso specifico della produzione di farmaci contraffatti, vanno oltre la violazione dei diritti di proprietà industriale, essi violano il diritto alla vita. Una triste realtà che emerge particolarmente tra le popolazioni dei Paesi poveri del Mondo, dove il legame tra accesso ai farmaci per la vita e la qualità degli stessi è strettissimo, ma ampio è lo spazio per le coscienze spregiudicate di affaristi senza etica.
Maggiori Informazioni
Autore | Buonocore Giovanni |
---|---|
Editore | Esculapio |
Anno | 2010 |
Tipologia | Libro |
Lingua | Italiano |
Questo libro è anche in: