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L'Italia e i Giochi Olimpici. Un secolo di candidature: politica, istituzioni e diplomazia sportiva

ISBN/EAN
9788820422622
Editore
Franco Angeli
Collana
Sport, corpo, societa'
Formato
Brossura
Anno
2013
Pagine
272

Disponibile

34,00 €
Roma 2020 ha messo in luce le complesse dinamiche politiche e diplomatiche che ruotano attorno alle istituzioni sportive internazionali. Per la prima volta il volume ricostruisce la storia delle candidature italiane alle olimpiadi, utilizzando molteplici fonti, tra cui i documenti inediti dell'ioc a losanna. Le candidature abbracciano un arco di tempo di oltre un secolo (1908-2012), toccando momenti della storia nazionale tra loro diversi, talora cruciali. L'età liberale registrò tentativi maldestri e infruttuosi, tanto che il progetto del barone de coubertin, quello di tenere a roma i giochi del 1908, non si realizzò. Nel primo dopoguerra, a fronte di un elevato impegno del fascismo a favore dello sport nella prospettiva dell'adesione di massa degli italiani al regime, mussolini preferì cedere a tokio l'ospitalità dei giochi del 1940, poi cancellati a causa della seconda guerra mondiale. Gli anni della democrazia repubblicana, infine, furono caratterizzati dall'opera ricostruttiva della dirigenza politica e sportiva, che culminò con l'assegnazione dei giochi invernali a cortina d'ampezzo (1956) e di quelli estivi a roma (1960). Da questo originale angolo prospettico, in cui la città di roma costituisce sempre il punto catalizzatore delle dinamiche politiche nazionali, si possono osservare alcune figure rappresentative della dirigenza sportiva italiana, capaci di intessere fruttuose reti diplomatiche e di ottenere credibilità nel contesto olimpico internazionale.

Maggiori Informazioni

Autore Forcellese Tito
Editore Franco Angeli
Anno 2013
Tipologia Libro
Collana Sport, corpo, societa'
Lingua Italiano
Indice Introduzione Le Olimpiadi non disputate (Roma 1908) (I primi referenti italiani del Cio; Il barone de Coubertin "vuole Roma" per rilanciare i Giochi; L'olimpica utopia di Fortunato Ballerini; Il rifiuto di Todaro ed il silenzio di Giolitti; L'assegnazione della IV Olimpiade a Roma; Pierre de Coubertin a Roma e la polemica tra Mosso e Ballerini; de Coubertin, il Vaticano e le associazioni cattoliche; La corrispondenza del barone con i membri del Comitato e il fallimento della Commissione comunale; Ultimi tentativi per salvare il progetto di Roma olimpica) Roma capitale dell'Impero ma non dei Giochi (Il primo dopoguerra e il difficile ruolo di Montù; I membri italiani del Cio durante il fascismo; Roma candidata: ma è cosa seria?; Al lavoro per i Giochi del '40: politica, diplomazia e organizzazione; La nuova Roma del duce e l'asse sportivo con Tokyo; La sessione di Oslo: la resistenza di Bonacossa e il diktat di Mussolini; Mussolini sacrifica i Giochi per l'Etiopia e per l'Esposizione Universale; Le strategie per il 1944: le mosse degli inglesi e le ambiguità italiane; La propaganda del partito per i Giochi e l'Olimpiade della Civiltà; La sessione di Londra sceglie solo Cortina: uno smacco per il regime fascista) L'Italia della ricostruzione e i Giochi Olimpici ("L'alleanza olimpica" tra Bonacossa e Onesti: continuità e rinnovamento; La scelta occidentale: Andreotti e il Coni; La sessione Cio del 1949 a Roma; La proposta di Roma per i Giochi del 1960; L'elezione di Brundage ed il sostegno italiano; Le reti della diplomazia sportiva; Scelba, l'anticomunismo e i voti dei membri Cio dell'est Europa; La battaglia finale del Coni; I Comitati di Cortina e di Roma: equilibri politici, scelte tecniche e i "fatti compiuti"; Le ultime candidature) Conclusioni Bibliografia di riferimento Tavola delle abbreviazioni.
Stato editoriale In Commercio