L'industria carceraria in Italia. Lavoro e produzione nelle prigioni da Giolitti a Mussolini

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- ISBN/EAN
- 9788856801224
- Editore
- Franco Angeli
- Collana
- Temi di storia
- Formato
- Brossura
- Anno
- 2008
- Pagine
- 224
Disponibile
22,50 €
Non lasciare inoperosi i detenuti costituisce una delle finalità che il sistema carcerario italiano si è assegnato sin dalle sue origini. I rei vanno impiegati in attività produttive che, distraendoli dalla loro condizione di reclusi, esercitino anzitutto una funzione disciplinare. A questa si accompagna un intento pedagogico: le mansioni svolte nelle officine dei penitenziari o nei campi delle colonie penali agricole devono veicolare quell'etica del lavoro cui il detenuto dovrà attenersi una volta tornato nella società civile. L'industria carceraria persegue anche un obiettivo immediatamente economico, nella misura in cui si presta a coprire le spese di mantenimento della popolazione reclusa. La sua presenza, peraltro, dà luogo a frequenti tensioni con le imprese libere: i compensi erogati dalle manifatture coatte, siano esse gestite dallo stato o concesse in appalto a privati, sono molto bassi e ciò permette di praticare prezzi di vendita altamente competitivi.
Del lavoro dei detenuti, la storiografia nazionale si è finora occupata con un'attenzione rivolta quasi esclusivamente alle prerogative giuridiche e alle ricadute sociali. Essa ha di rado superato quella soglia del XX secolo che questo libro invece oltrepassa, prendendo in esame il periodo compreso fra l'età giolittiana e la seconda guerra mondiale. Il tema viene qui analizzato dalla prospettiva economica, ricostruendo nel dettaglio la struttura e le dinamiche interne dell'industria carceraria italiana, così come il suo rapporto con il mercato.
Maggiori Informazioni
| Autore | Giulianelli Roberto |
|---|---|
| Editore | Franco Angeli |
| Anno | 2008 |
| Tipologia | Libro |
| Collana | Temi di storia |
| Lingua | Italiano |
| Indice | Introduzione Il dibattito e il quadro normativo (Alle origini del sistema penitenziario italiano; Le carceri italiane dopo il 1860; Il codice Zanardelli e le riforme giolittiane; La Grande guerra: continuità e fratture; Le novità del fascismo) Le manifatture nei penitenziari (Produrre per lo stato, produrre per i privati; La concorrenza all'industria libera; Le lavorazioni; I fattori produttivi: tecniche e materie prime; I fattori produttivi: il lavoro; Il caso delle manifatture carcerarie femminili; I bilanci) Le aziende penali agricole (La "fuga dal carcere"; Le colonie penali agricole: utilità sociale, utilità economica; Le colonie in Italia e le "colonie nelle colonie"; Lavorare la terra, ma non solo; Capitali e manodopera; L'organizzazione del lavoro; I risultati economici) Osservazioni conclusive Riferimenti bibliografici. |
| Stato editoriale | In Commercio |
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