L'attendibilità delle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia nella chiamata in correità

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- ISBN/EAN
- 9788834836903
- Editore
- Giappichelli
- Collana
- Procedura penale. Studi
- Formato
- Brossura
- Anno
- 2012
- Pagine
- 333
Disponibile
39,00 €
La controversa figura dei collaboratori di giustizia, importante strumento di accertamento dei reati di criminalità organizzata, torna a fasi alterne alla ribalta per l'eco di talune rivelazioni che sovente aprono scenari investigativi del tutto nuovi. È noto che, proprio per le potenzialità dei racconti che promanano da coloro che hanno fatto parte delle associazioni criminali, il legislatore ha progressivamente incentivato la collaborazione processuale. Se da una parte, però, è possibile cogliere la tendenza a sollecitare la scelta di collaborare con la promessa di un premio, dall'altra è pure evidente la diffidenza per i racconti resi da chi abbia un tornaconto personale. Con l'introduzione del vigente codice di rito si era ritenuto che i rischi di inaffidabilità delle dichiarazioni del coimputato potessero essere controllati grazie alla regola posta dall'art. 192 commi 3 e 4, in base alla quale tali dichiarazioni possono essere valutate solo in presenza di adeguati elementi di riscontro. Col tempo, però, è maturata la consapevolezza dell'insufficienza di questo meccanismo quando la chiamata in correità provenga da un collaboratore di giustizia, e della conseguente necessità di dotarsi di mezzi di controllo ulteriori, che permettano di selezionare dichiarazioni attendibili per tutto l'arco del procedimento, non solo al momento della valutazione in giudizio del materiale probatorio raccolto. Lo studio analizza questi strumenti normativi di promozione dell'attendibilità.
Maggiori Informazioni
| Autore | Ruggiero Rosa A. |
|---|---|
| Editore | Giappichelli |
| Anno | 2012 |
| Tipologia | Libro |
| Collana | Procedura penale. Studi |
| Num. Collana | 41 |
| Lingua | Italiano |
| Indice | – I. La chiamata in correità come strumento di collaborazione processuale. – II. La valutazione della chiamata in correità dei collaboratori di giustizia. – III. La protezione dei collaboratori di giustizia nella originaria normativa di settore del 1991. – IV. La protezione dei collaboratori di giustizia dopo la l. 13 febbraio 2001, n. 45. – V. Il controllo dell’attendibilità del collaboratore: gli strumenti extraprocessuali. – Sezione prima: Strumenti per garantire l’attendibilità del collaboratore. – Sezione seconda: Il divieto di valutazione delle dichiarazioni tardive. – Sezione terza: La protezione della collaborazione da interferenze esterne. – VI. Il contraddittorio dibattimentale come strumento di controllo. – VII. La revisione in peius. – Bibliografia. |
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