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L'amministrazione locale della paura. Ricerche tematiche sulle politiche di sicurezza urbana in Italia

ISBN/EAN
9788843039500
Editore
Carocci
Collana
Biblioteca di testi e studi
Formato
Brossura
Anno
2006
Pagine
349

Disponibile

24,50 €
L’Italia è in sensibile ritardo sul tema delle politiche locali di sicurezza. Nel gennaio del 1994 nasce il pionieristico progetto ’Città sicure’ della Regione Emilia-Romagna (prima di allora, nulla di politicamente significativo; dopo, molto, anche se con contraddizioni e confusione). La ricerca di cui il presente volume vuole dar conto è stata progettata a un decennio da quella data. L’interesse che la motiva è semplice: qual è lo stato dell’arte delle politiche locali di sicurezza in Italia’ Su alcune tematiche privilegiate – riforma delle forze di polizia in una prospettiva di prossimità, interesse per le vittime dei reati, implementazione di azioni di prevenzione, grado di governance nelle politiche di sicurezza, trasformazioni nelle politiche dei servizi sociali – e limitatamente a sei città-campione (Torino, Venezia, Padova, Modena, Bologna e Bari) un gruppo di ricercatori si è interrogato per due anni. Il volume raccoglie i rapporti di quattro unità di ricerca, dirette da Massimo Pavarini, Giuseppe Mosconi, Tamar Pitch e Franco Prina, che hanno sviluppato specifici percorsi di studio nell’ambito di un comune programma coordinato da Massimo Pavarini.

Maggiori Informazioni

Autore Pavarini Massimo
Editore Carocci
Anno 2006
Tipologia Libro
Collana Biblioteca di testi e studi
Num. Collana 369
Lingua Italiano
Indice 1. Perché la ricerca 2. Un decennio appena, nelle sue diverse fasi 3. Le ragioni ’forti’ dell’imporsi della topica della sicurezza delle città 3.1. Pessimismi criminologici / 3.2. La crisi del riformismo penale / 3.3. Ineffettività disciplinari / 3.4. ’Nuovi’ vocabolari / 3.5. C’era una volta lo Stato sociale... / 3.6. Diritto alla sicurezza, democrazia d’opinione e nuovi fondamentalismi 4. Ordini e disordini nelle politiche di destra e di sinistra 5. Processi interrotti e contraddittori 5.1. Rapporti fra centro e periferia / 5.2. La riforma poliziale / 5.3. Legalità compatibili / 5.4. L’attenzione alle vittime... / 5.5. ... E un po’ di videosorveglianza 6. Much Ado about Nothing’ 1. La ’nuova riforma’ della polizia italiana: i discorsi e le pratiche ufficiali di ’polizia di prossimità’ in Italia di Davide Bertaccini 1.1. Premessa 1.2. Al centro 1.2.1. Sistema di sicurezza / 1.2.2. Polizia di prossimità / 1.2.3. Operatore di quartiere 1.3. Nella periferia (passando dal centro) 1.4. Conclusioni 1.4.1. Stagione della concertazione / 1.4.2. Stagione dell’autonomia / 1.4.3. Realtà e dilemmi della prossimità ’all’italiana’ Riferimenti bibliografici 2. Vigili di quartiere ed educatori di strada: Padova e Venezia di Annalisa Butticci, Francesco Faiella, Giuseppe Mosconi, Alvise Sbraccia, Francesca Vianello 2.1. Introduzione I. IL VIGILE DI QUARTIERE 2.2. La polizia di prossimità 2.3. Prossimità e community policing: il decentramento 2.4. Redistribuzione territoriale e ridefinizione funzionale: il nuovo poliziotto 2.5. Residenti: i beneficiari degli interventi 2.6. Quartiere e sottoaree di riferimento: una lettura sistemica 2.7. Forme dell’azione 2.8. La ricerca: il vigile di quartiere a Padova e Venezia 2.8.1. Il vigile di quartiere a Padova / 2.8.2. Il vigile di quartiere a Venezia / 2.8.3. Padova e Venezia a confronto 2.9. Conclusioni II. L’EDUCATORE DI STRADA 2.10. Cenni teorici 2.10.1. Dei luoghi e dei beneficiari 2.11. L’educativa di strada a Padova 2.11.1. Organizzazione del servizio e modalità operative / 2.11.2. Collaborazioni e lavoro di rete / 2.11.2. Destinatari degli interventi 2.12. L’educativa di strada a Venezia 2.12.1. Organizzazione del servizio e trasformazioni operative / 2.122.. Riorganizzazione permanente e rapporti con altri attori istituzionali / 2.12.3. Luoghi e interventi / 2.12.4. Lavoro di territorio fra scuola e luoghi strutturati di socialità / 2.12.5. Beneficiari / 2.12.6. Dal gruppo problematico all’adolescente isolato: percorsi circolari accidentati 2.13. Conclusioni 2.14. Commento di sintesi / Riferimenti bibliografici 3. Rischi urbani e politiche di sicurezza a Bari: 1995-2004 di Maria Carmela Campanale e Claudio Sarzotti 3.1. Una premessa teorica 3.2. Le politiche locali di sicurezza del Comune di Bari 3.2.1. Giunta Di Cagno Abbrescia I: 1995-99 / 3.2.2. Giunta Di Cagno Abbrescia II: 1999-2004 / ?.?.?. Giunta Emiliano: dal 2004 a oggi 3.3. Un altro attore delle politiche locali di sicurezza: le procure della Repubblica 3.4. Conclusioni Riferimenti bibliografici 4. La sicurezza cittadina come problema di governance: due studi di caso – Modena e Bologna di Lorenza Maluccelli 4.1. Introduzione 4.2. Gli studi di caso: note metodologiche 4.3. Mappa concettuale orientativa: sicurezza e governance 4.3.1. Sicurezza urbana: le misure di prevenzione / 4.3.2. Governance: nuovi principi e vecchie tradizioni 4.4. Le politiche di sicurezza a Modena 4.4.1. Partnership e governance / 4.4.2. Azioni di prevenzione / 4.4.3. Ruolo della polizia municipale 4.5. Le politiche di sicurezza a Bologna 4.5.1. Partnership e governance / 4.5.2. Azioni di prevenzione / 4.5.3. Ruolo della polizia municipale 4.6. Conclusioni Riferimenti bibliografici 5. Il ruolo delle vittime nelle rappresentazioni e nelle politiche sulla sicurezza urbana a Torino di Franco Prina 5.1. Introduzione 5.1.1. La prospettiva teorica / 5.1.2. La ricerca condotta 5.2. La rappresentazione del ’problema sicurezza’ nella stampa quotidiana torinese 5.2.1. La ricerca sul quotidiano ’La Stampa’: aspetti metodologici / 5.2.2. La rilevanza del tema e delle sue componenti / 5.2.3. Gli attori del discorso pubblico / 5.2.4. Quali vittime’ 5.3. Le politiche di sicurezza urbana del Comune di Torino 5.3.1. Orientamenti e linee di fondo nei documenti programmatici dei sindaci / 5.3.2. I principali settori interessati attraverso gli anni / 5.3.3. Schema di sintesi sulle politiche della città 5.4. Conclusioni: il posto delle vittime nelle politiche di sicurezza torinesi / Riferimenti bibliografici