L'accordo delle parti nella conclusione del contratto. Le applicazioni della giurisprudenza

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- ISBN/EAN
- 9788874883721
- Editore
- Esculapio
- Formato
- Brossura
- Anno
- 2010
- Edizione
- 2
- Pagine
- 188
Disponibile
18,00 €
Un sussidio alla didattica che attraverso la lente del dato normativo e il contributo della giurisprudenza, anche europea, più recente, descrive gli effetti dei diversi modi di costruzione dell’accordo contrattuale. L’autore passando al setaccio la cospicua disciplina di settore di fonte europea e analizzando le diverse regole di tutela dei consumatori e del mercato, in cui i cambiamenti intervenuti sulla tecnica di costruzione dell’ “accordo delle parti” sono più evidenti, dimostra sul campo come l’equazione accordo=contratto interna alla sezione I del Libro IV cui, per altro, il codice civile del 1942 dedica il maggior numero di articoli tra quelli che disciplinano i requisiti del contratto,oggi possa essere adeguatamente compresa solo attraverso lo studio delle discipline di settore che negli ultimi decenni hanno interessato in maniera esponenziale le regole poste a fondamento dell’equazione detta. Si pensi, ad esempio, al diritto di ripensamento nei contratti conclusi tra professionisti e consumatori, ed alle conseguenze che l’informazione contrattuale (ora data, ora non data o data in modo incompleto) produce sull’efficacia vincolante dell’accordo delle parti, nonché alla nuova disciplina della clausole vessatorie posta in stretta relazione con le nuove regole antimonopolistiche che guardano a un modello di impresa che si muove all’interno di un mercato concorrenziale globale. Si guardi, ancora, alla travagliata disciplina delle offerte pubbliche di acquisto, con le sue implicazioni sul problema dell’integrazione del contratto e della creazione di un mercato del controllo delle società quotate finalizzata al conseguimento della massima efficienza gestionale dell’impresa, per la massima valorizzazione dei capitali in essa investiti, con conseguenti benefici per il reperimento di capitale di rischio. Si metta a fuoco infine la criticità che l’emergente diritto alla concorrenza di fonte europea determina sull’istituto dell’obbligo a contrarre (c.d. contratto imposto... a chi sta fuori dal giuoco della concorrenza) e, dunque, sullo spostamento del baricentro dell’attenzione dalla figura del monopolista di stato a quella dell’oligopolista privato o “privatizzato” in posizione dominante sul mercato di riferimento. Si tratta di esempi non astratti ma tra loro diversi in cui è spesso difficile cogliere una trama comune, ma che nel complesso testimoniano dell’esigenza di giungere in tempi rapidi a un diritto europeo dei contratti che con Hans W. Micklitz preferisca un consumatore informato ed europeo che negozia con un prestatore di servizi concorrenziale ed “europeizzato” a un consumatore coccolato dagli ordinamenti nazionali ma debole, e che negozia con ‘professionisti’ poco concorrenziali ma “forti” dell’incerto dualismo nazionale tra diritto dei consumi e diritto comune, tra disciplina del rapporto di consumo e disciplina generale del contratto, nonostante il nuovo art. 1469bis.
ALDO ALESSANDRO PELLICANO' è Professore Associato confermato di Istituzioni di Diritto Privato presso la Facoltà di Economia dell'Università di Bologna.
Maggiori Informazioni
| Autore | Pellicanò Aldo Alessandro |
|---|---|
| Editore | Esculapio |
| Anno | 2010 |
| Tipologia | Libro |
| Lingua | Italiano |
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