Interpretare La Modernita'. In ricordo di Franco Bianco

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- ISBN/EAN
- 9788843048298
- Editore
- Carocci
- Collana
- Colloquium philosophicum
- Formato
- Brossura
- Anno
- 2009
- Pagine
- 184
Disponibile
18,60 €
Ricordando Franco Bianco – «tenace mediatore» (S. Poggi) fra cultura italiana e filosofia tedesca del Novecento – il volume vuole invitare alla memoria non enfatica e acquiescente, ma critica e consapevole, ricavando dalle riflessioni dello studioso romano scomparso domande da disseminare nella coscienza della modernità. In questa direzione vanno i saggi dedicati a Weber (M. Miegge, C. Tuozzolo, A. Bernardi): ripensare la condizione antinomica della ragione, che vede l’accrescersi del suo dominio e nel contempo l’indebolirsi del suo potenziale di certezza e oggettività. Abbiamo veramente superato il potenziamento depotenziante della ragione, del logos occidentale? Questa la domanda discussa nei saggi dedicati a Gadamer (A. C. Sangiorgi) cercando più vie d’uscita: nel platonismo (M. Failla) e nell’hegelismo (M. Riedel), insiti nella difesa gadameriana dei logoi. Il problema del finito è posto anche dalle attuali riflessioni fenomenologiche, testimoniate dal saggio di B.Waldenfels sulla «responsività» e da quello di G. Baptist sulla categoria della Vermöglichkeit. Sempre entro l’orizzonte della memoria critica, fondamentale è la domanda posta da C. Esposito: Heidegger è un filosofo ermeneutico? Se con Bianco si può rispondere che Heidegger «proprio [...] radicalizzando l’ermeneutica in senso ontologico, paradossalmente ne decreta l’impossibilità», la domanda trova sviluppo indagando le radici fenomenologiche del paradosso heideggeriano (P. Rebernik). Non si poteva "ricordare" Franco Bianco senza porre domande sugli esiti della fondazione delle scienze dello spirito, inaugurata da Dilthey. Partendo dalle fonti romantiche post-kantiane (R.Wiehl), alcuni contributi "ripensano" (G. Matteucci, M. Jacobsson) le analisi storico-evolutive della filosofia di Dilthey e s’interrogano sul significato di espressione e Gestalt per la fondazione delle scienze dello spirito (F. Rodi).
Maggiori Informazioni
| Autore | Failla Mariannina; Rebernik Pavel |
|---|---|
| Editore | Carocci |
| Anno | 2009 |
| Tipologia | Libro |
| Collana | Colloquium philosophicum |
| Num. Collana | 1 |
| Lingua | Italiano |
| Indice | Parte prima In ricordo 1. Un tenace mediatore: Franco Bianco, la cultura italiana e la filosofia della Germania del Novecento di Stefano Poggi 2. Franco Bianco interprete di Max Weber di Mario Miegge 3. Heidegger è un filosofo ermeneutico? In margine a uno studio di Franco Bianco di Costantino Esposito Parte seconda Le scienze umane nel Novecento: un’esigenza post-kantiana? 4. La metacritica herderiana a Kant nel Kalligone di Reiner Wiehl 5. Il simbolo come lebende Gestalt. La Poetica diltheyana del 1887 nel contesto della fondazione delle scienze dello spirito di Frithjof Rodi 6. Crisi come continuità in Dilthey di Giovanni Matteucci 7. Il ruolo dell’espressione nell’ermeneutica di Wilhelm Dilthey di Marco Jacobsson Parte terza Le questioni della fenomenologia oggi: da Husserl a Heidegger 8. Simbolismo, creatività e responsività. Tratti fondamentali di una fenomenologia dell’agire di Bernhard Waldenfels 9. Le possibilità in Edmund Husserl e la Vermöglichkeit di Gabriella Baptist 10. “Le aporie del comprendere originario" in Heidegger di Pavel Rebernik Parte quarta Hans-Georg Gadamer e Max Weber: interpreti della modernità a confronto 11. Il cammino del pensiero ermeneutico di Gadamer riflesso nell’epistolario con Martin Heidegger di Manfred Riedel 12. Il Bello e il Bene: esporre l’infinito. Gadamer e Cusano di Mariannina Failla 13. Il concetto di "non-differenziazione estetica" nell’arte. L’indugio nell’urto in Hans-Georg Gadamer di Anna Dorinta Sangiorgi 14. Max Weber e le antinomie del moderno di Arianna Bernardi 15. Gadamer, Weber e il metodo di Claudio Tuozzolo Indice dei nomi |
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