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Interpretare L'agire: Una Sfida Teorica

ISBN/EAN
9788843062195
Editore
Carocci
Collana
Biblioteca di testi e studi
Formato
Brossura
Anno
2011
Pagine
216

Disponibile

21,00 €
Interpretare l’agire è una sfida teorica, in cui si impegnano gli autori di questo libro. Quattro studiosi più anziani – Yves Clot, Daniel Faïta, Bruno Maggi, Gilbert de Terssac – e nove più giovani – Roberto Albano, Maryse Bournel Bosson, Tommaso Maria Fabbri, Giovanni Masino, Bernard Prot, Angelo Salento, Frédéric Saujat, Jens Thoemmes, Marco Zamarian – presentano i loro punti di vista su diversi aspetti dell’agire umano in vari quadri disciplinari: psicologia, sociologia, economia, diritto, linguistica, scienze dell’educazione e il campo di studio interdisciplinare dell’organizzazione intesa come regolazione dell’azione sociale. Sviluppando sia teorie dell’azione, sia teorie dell’attività, gli autori di questo volume rispondono alla sfida dell’interpretazione dell’agire nella condivisione di un medesimo orientamento epistemologico, che permette di superare vecchi dilemmi: soggetto/realtà, individuo/società, attore/sistema, azione/struttura… e infine comprendere/spiegare.

Maggiori Informazioni

Autore Maggi Bruno
Editore Carocci
Anno 2011
Tipologia Libro
Collana Biblioteca di testi e studi
Num. Collana 678
Lingua Italiano
Indice Introduzione. Interpretare l’agire di Bruno Maggi La sfida teorica Teorie dell’azione Teorie dell’attività Differenti percorsi verso un orientamento comune La «terza via» epistemologica La struttura del volume Parte prima Teoria della clinica dell’attività di Yves Clot Introduzione Dalla clinica dell’attività a Vygotskij e ritorno Oggettività e soggettività: una causalità storica Reale e realizzato: un conflitto motore dello sviluppo Potere d’azione? L’efficacia dell’attività: tra senso ed efficienza Alternanza funzionale Efficacia e salute Sviluppo del mestiere: l’attività «si spiega» con l’organizzazione Conclusioni Teoria dell’attività linguistica di Daniel Faïta Lavoro, linguaggio, attività: rapporti problematici in corso di concettualizzazione Un diverso destino per il segno Linguaggio e lavoro: un passaggio obbligato verso una teoria dell’attività linguistica La parola del lavoro Il lavoro non parla in un modo qualsiasi, né a chiunque Sostenere una concettualizzazione del linguaggio come attività Posizione delle scienze del linguaggio e fonti di controversie Lavoro, attività, soggetto al lavoro, risorse per agire: legami indissolubili Nozioni e concetti fondamentali Superare le conseguenze della chiusura disciplinare: alcuni punti d’appoggio Un oggetto trasformato, un pensiero in trasformazione Il dialogo come quadro dell’attività e l’enunciato come unità dello scambio La situazione di lavoro: un quadro privilegiato per affrontare il dato e il creato Gli ostacoli opposti da una realtà in permanente sviluppo Conclusione Teoria dell’agire organizzativo di Bruno Maggi Introduzione Agire, agire sociale, azione e decisione Il processo d’azione Razionalità relativa e ordine provvisorio Regole e regolazione Regolazione e coordinamento Regolazione e cooperazione Regolazione e potere Valutazione e costrittività Interdisciplinarità e presupposti epistemologici Ricerca e formazione Teoria del lavoro d’organizzazione di Gilbert de Terssac Introduzione Punti di vista sul lavoro: lavoro regolato o soggetto strategico Il lavoro come produzione di regole: una prospettiva diversa Regola e azione Rappresentazione e azione collettiva Potere e negoziazione Conclusioni Parte seconda La socializzazione nella famiglia di Roberto Albano Introduzione La socializzazione in famiglia come regolazione di processi di azioni e decisioni Processo di civilizzazione e informalizzazione delle relazioni genitori-figli: una lettura eliasiana Contro la socializzazione come "trasmissione culturale" Limiti interpretativi delle definizioni convenzionali Un commento di alcuni dati empirici Conclusioni Rapporti dinamici tra linguaggio e attività di Maryse Bournel Bosson Introduzione Dare la parola al lavoro: una sfida metodologica Fornire al linguaggio una concezione dialogica: una sfida teorica Una concezione del linguaggio e dello sviluppo dell’attività diversa da tante altre Movimenti dialogici e sviluppo dell’attività Conclusioni L’apprendimento organizzativo di Tommaso Maria Fabbri Il problema di conoscenza Una proposta teorica Altri punti di vista sull’apprendimento organizzativo Un confronto La tecnologia come razionalità tecnica di Giovanni Masino Introduzione Il concetto di tecnologia Il percorso di ricerca: il cad e la progettazione industriale Tecnologia e artefatti Progettazione, adozione, uso Artefatti e razionalità tecnica Un confronto con prospettive alternative Conoscenza del lavoro e riconversioni professionali di Bernard Prot Introduzione L’orientamento nell’età adulta in una "società della conoscenza" Analisi dell’attività d’orientamento e sviluppo del mestiere di consigliere Due modi di generalizzazione del pensiero durante tutta la vita Le acquisizioni dall’esperienza: dal genere professionale allostile d’attività Convalidare le acquisizioni: riorientare l’esperienza Sviluppare i quadri di riferimento o sviluppare il pensiero personale? Spiegare per comprendere e viceversa Conclusione Per una sociologia del diritto del lavoro di Angelo Salento Definizione del campo di indagine e approccio teorico Elementi per una teoria sociologica del campo giuslavoristico Elementi di analisi per la regolazione del lavoro nel regime di accumulazione flessibile Conclusioni L’attività d’insegnamento di Frédéric Saujat Introduzione Imparare a insegnare Un’illustrazione clinica Gli inizi nel mestiere: una comunità di occupazioni e di preoccupazioni Discussione La negoziazione del tempo di lavoro di Jens Thoemmes Introduzione: la contrattazione collettiva come lavoro d’organizzazione Il percorso di ricerca: un nuovo schema d’azione della contrattazione collettiva in venti anni Il ricorso al concetto di lavoro d’organizzazione Un lavoro di negoziazione in 5 fasi La regolazione sociale: interesse e interpretazione di un quadro teorico Discussione Artefatti cognitivi e routine organizzative di Marco Zamarian Introduzione Un punto di partenza: la realizzazione della centralità del “rifare" La rappresentazione per l’azione: gli strumenti e loro caratteristiche comuni Le routine organizzative come strumento del “ri-fare" Gli artefatti cognitivi come strumento del "ri-fare" Idea behaviorista di routine e sue contraddizioni Il concetto di artefatto nelle interpretazioni positiviste e soggettiviste Limiti attuali della teoria e direzioni di ricerca Bibliografia Gli autori
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