Incompetenza per territorio tra principio dispositivo e formalismo

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- ISBN/EAN
- 9788892133440
- Editore
- Giappichelli
- Collana
- Univ.Urbino-Scuola di giurisprudenza
- Formato
- Libro in brossura
- Anno
- 2020
- Pagine
- 128
Disponibile
18,00 €
Sin dal codice del 1865, la disciplina della competenza territoriale in ambito civile risulta caratterizzata da due aspetti: dal principio generale della derogabilità e, salvi i casi di competenza inderogabile, da modalità di contestazione all’interno del processo divergenti da quelle relative agli altri criteri di riparto. La derogabilità del riparto orizzontale di competenza – ovverossia dei criteri di distribuzione del potere di risolvere controversie fra giudici dello stesso tipo distribuiti sul territorio – costituisce ancora oggi la regola ai sensi dell’art. 28 c.p.c. sebbene i casi di inderogabilità siano numerosi e non confinati alle ipotesi espressamente previste dalla legge. Il rilievo dell’incompetenza territoriale semplice che è oggi regolato dall’art. 38 c.p.c., d’altra parte, è sempre stato affidato all’iniziativa esclusiva del convenuto e sottoposto ad una preclusione processuale collocata all’inizio del processo e che, dal 2009, coincide esplicitamente con il momento del deposito tempestivo della comparsa di costituzione e risposta. Fino alla riforma del 1990, la differenza con il rilievo delle altre categorie di incompetenza era particolarmente netta non solo sul piano della disponibilità dell’eccezione ma anche sotto il profilo temporale: l’incompetenza per materia, quella per territorio inderogabile e quella per
valore erano infatti rilevabili anche d’ufficio; le prime due in ogni stato e grado del processo, quella per valore nel solo giudizio di primo grado.
Maggiori Informazioni
Autore | Di Fazzio Giulia |
---|---|
Editore | Giappichelli |
Anno | 2020 |
Tipologia | Libro |
Collana | Univ.Urbino-Scuola di giurisprudenza |
Lingua | Italiano |
Larghezza | 0 |
Stato editoriale | In Commercio |
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