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Immagini dello stato di natura in Jean-Jacques Rousseau

ISBN/EAN
9788846446039
Editore
Franco Angeli
Collana
Filosofia - gia' diretta da mario dal pra
Formato
Brossura
Anno
2003
Pagine
208
23,50 €
I filosofi dell'età moderna, utilizzando diversi modelli antropologici, formulano teorie dello stato di natura che si differenziano in quanto tendono a giustificare ipotesi contrattuali differenti. In ciascuna di tali teorie è però rintracciabile, in senso generico, l'opposizione tra una situazione naturale più o meno statica e un'altra, successiva alla stipulazione del contratto, dove appaiono i caratteri più tipici e specifici della statualità. Anche negli scritti di Rousseau è individuabile una contrapposizione di tal genere, ma la sfera prepolitica viene da lui delineata con più immagini tra loro non coincidenti, in una serie ramificata di fasi che si succedono entro un quadro movimentato dello stato di natura. La ricostruzione di questo tema riveste un grande rilievo per la comprensione della filosofia di Rousseau: essa infatti prelude alle diverse teorie sul contratto sociale presenti nelle sue opere principali e implica concezioni antropologiche tra loro parzialmente divergenti. Così, nella complessa analisi della storia ipotetica dell'umanità propria del Secondo Discorso si intravedono dei momenti positivi, inevitabilmente destinati, però, a perdersi nella corruzione e nella disuguaglianza e a dar luogo a un patto sociale che è stato efficacemente definito iniquo. Nel Saggio sull'origine delle lingue è rintracciabile un disegno più pacato della natura umana. Nel capitolo sulla società generale del genere umano del Manoscritto di Ginevra viene elaborata un'antropologia cupa e pessimistica, la quale peraltro apre la strada al tema del rinnovamento dell'uomo morale e giusto proprio della versione definitiva del Contratto sociale del 1762. Seguendo l'evolversi delle immagini dello stato di natura nei diversi scritti è inoltre possibile sia individuare il percorso attraverso il quale Jean-Jacques Rousseau si allontana con decisione crescente dai modi in cui i suoi amici-nemici philosophes leggevano il giusnaturalismo seicentesco; sia cogliere l'articolarsi del rapporto tra natura, convenzione e artificio che è di fatto alla radice di tutta la sua riflessione teorica e dell'esito democratico della sua filosofia politica.

Maggiori Informazioni

Autore Loche Annamaria
Editore Franco Angeli
Anno 2003
Tipologia Libro
Collana Filosofia - gia' diretta da mario dal pra
Num. Collana 78
Lingua Italiano
Indice Naturalità, ignoranza e virtù (Le società primitive nel Discorso sulle scienze e sulle arti ; Ignoranza e virtù nella Risposta a Bordes) Stato di natura e uomo originario (L' homme naturel ; Natura e ragione; Indipendenza e ragione; Libertà, perfettibilità e passioni; Amor di sé e pietà) Il dominio della disuguaglianza (La prudenza meccanica; La specie e l'individuo; La società familiare; La société naissante ; Metallurgia e agricoltura; Proprietà, giustizia e disuguaglianza; L'uscita dallo stato di natura; Libertà e disuguaglianza) Lo stato di natura e il problema del linguaggio (L'origine del linguaggio nel Discorso sulla disuguaglianza ; Il Saggio sull'origine delle lingue : socialità e comunicazione; Il Saggio sull'origine delle lingue : lo sviluppo delle società naturali) La società generale del genere umano (Un parziale mutamento di prospettiva; L'antropologia negativa del Manoscritto di Ginevra ; La società generale; L'articolo Diritto Naturale di Diderot; L' homme éclairé et indépendant ) Natura, convenzione e artificio (Famiglia e schiavitù nel Contratto sociale ; Società naturali e società legittime nel Manoscritto di Ginevra ; Natura e società semplice nel Valais; La "naturalità artificiale" dell'Eliseo)
Stato editoriale Fuori catalogo
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