Prefazione dell’edizione italiana di Giulia Purpura, Caterina Pierotti, Annarita Contaldo
Prefazione di Catherine Barthélémy
Introduzione. L’imitazione, questa cenerentola dello sviluppo
Breve promemoria sullo sviluppo
1. Cosa sappiamo sullo sviluppo precoce del bambino 2. Cosa sappiamo sullo sviluppo precoce dei bambini con disturbo dello spettro autistico 3. In breve 4. Per saperne di più
Capitolo 1. Che cosa significa imitare 1. Imitare cosa? 2. Imitare quando? L’imitazione immediata L’imitazione differita L’imitazione ritardata 3. Imitare come? 4. E l’imitazione vocale? L’ecolalia? 5. In breve
Capitolo 2. Imitazione e sviluppo 1. I grandi classici: il neonato non ha capacità di rappresentazione, dunque non può imitare 2. Zazzo il ribelle: “Non è possibile, eppure l’ho visto” 3. Il vento cambia: si dimostra che il neonato imita 4. Anche se il vento cambia, le vecchie idee persistono 5. Il vento continua a cambiare: l’imitazione può essere anche sociale 6. Ma il vento ricomincia a soffiare 7. Lo sviluppo dell’imitazione: conoscenze attuali 8. L’imitazione nel disturbo dello spettro autistico: cosa sappiamo? 9. In breve 10. Per saperne di più
Capitolo 3. A che scopo imitare? 1. I bambini piccoli hanno le proprie motivazioni, i propri problemi e le proprie soluzioni per risolverli 2. Quello che abbiamo appreso sull’imitazione 3. In breve 4. Per saperne di più
Capitolo 4. A cosa serve imitare? 1. L’arte di comunicare La sincronia L’alternanza del turno 2. L’arte di apprendere 3. In breve 4. Per saperne di più
Capitolo 5. L’imitazione nel bambino con disturbo dello spettro autistico 1. Le persone con autismo hanno una difficoltà specifica a imitare? Tre ragioni per dubitarne L’eterogeneità del disturbo dello spettro autistico Imitazione vocale versus imitazione gestuale Da dove deriva l’idea di un deficit specifico di imitazione? Una scelta a priori? 2. E se il deficit di imitazione non fosse specifico del disturbo dello spettro autistico? 3. L’imitazione, riflesso di difficoltà più elementari? Un’elaborazione percettiva atipica? Una motricità deficitaria? 4. In che modo è affrontato il problema negli studi più recenti 5. E l’imitazione spontanea? Imitare spontaneamente: “Sì, possono!” Riconoscere di essere imitati: “Sì, possono!” Apprendere per osservazione: “Sì, possono, a condizione che…” Apprendere azioni nuove a partire dai propri risultati 6. In breve 7. Per saperne di più
Capitolo 6. La cassetta degli attrezzi dell’imitazione 1. Fare e immaginare di fare: la realtà cerebrale della simulazione 2. Fare e veder fare: la stessa realtà cerebrale? 3. Legame percezione-azione e imitazione 4. L’imitazione, uno strumento per le neuroscienze sociali fMRI: imitazione interattiva versus imitazione su richiesta La registrazione simultanea di due cervelli durante l’interazione imitativa 5. Legame percezione-azione e sviluppo Legame percezione-azione nei piccoli umani Legame percezione-azione nei neonati di macaco 6. Il legame percezione-azione nell’autismo 7. In breve 8. Per saperne di più
Capitolo 7. Le nuove tecnologie al servizio dell’imitazione 1. Il ruolo delle scienze dell’artificiale nell’imitazione 2. Le nuove tecnologie, supporti per l’esplorazione cerebrale e comportamentale I robot La realtà virtuale o aumentata 3. Le nuove tecnologie, ausili per la diagnosi o la valutazione, strumenti educativi e programmi d’intervento Le nuove tecnologie come strumento educativo Le nuove tecnologie come programmi d’intervento 4. In breve 144 5. Per saperne di più
Capitolo 8. Valutare l’imitazione nel disturbo dello spettro autistico 1. Presentazione della scala dell’imitazione 2. La scala dell’imitazione Modalità di somministrazione 3. Risultati del primo studio con la scala 4. Confronto tra bambini con sviluppo tipico e bambini con autismo 5. Risultati nei centri medico-sociali 6. Collegare quello che si fa con quello che si vede 7. In breve
Capitolo 9. L’imitazione, guida dello sviluppo 1. Lo sviluppo non ha “requisiti minimi” Lo sviluppo psichico può prendere differenti traiettorie Lo sviluppo non ha età 2. L’imitazione può scuotere le aree ipofunzionanti e risvegliare lo sviluppo L’evoluzione dell’ecolalia L’effetto dell’imitazione ripetuta 3. Il programma d’intervento imitare/essere imitato Stabilire un programma individualizzato di esercizi: una condizione necessaria Comunicare, ma anche apprendere Esercitare l’imitazione, “à la carte” Esercitare il riconoscimento di essere imitati, “à la carte” Esercitare il turno Esercitare l’imitazione per apprendere 4. Follow-up a un anno: l’esperienza di Metz 5. Le terapie e i programmi d’intervento che utilizzano l’imitazione La Terapia di Scambio e Sviluppo (TED) Early Start Denver Model (ESDM) TEACCH e ABA 6. In breve 7. Per saperne di più Conclusioni. L’imitazione: contributo a una storia individale delle azioni
Postfazione di Bernadette Rogé Glossario Bibliografia Indice analitico |