Il virus dell'Occidente. Universalismo astratto e sovranismo particolarista di fronte allo stato d'eccezione

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- ISBN/EAN
- 9788857571553
- Editore
- Mimesis
- Collana
- Eterotopie
- Formato
- Libro
- Anno
- 2020
- Pagine
- 432
Disponibile
30,00 €
La pandemia di Covid-19 ha fatto emergere le contraddizioni delle società capitalistiche, rese sempre più fragili e disuguali da decenni di guerra ai salari e ai diritti delle classi subalterne, dallo smantellamento del welfare e dal prevalere di forme di coscienza ultracompetitive. Certo della propria eternità e incapace di immaginare un modello alternativo di legame sociale, l'Occidente ha creduto che il "virus cinese" colpisse solo i paesi arretrati o ritenuti autoritari e che mai potesse diffondersi nelle nostre efficienti e trasparenti democrazie tecnologiche. Invece di prendere sul serio l'esperienza di altre realtà che hanno gestito meglio l'emergenza grazie alla capacità dello Stato e della politica di guidare l'economia e la produzione, subordinando gli interessi privati a quelli della maggioranza, ha negato a essa ogni riconoscimento, fino a procurarsi da solo un rischio estremo per eccesso di hybris. A questa rinuncia suicida a guardare l'alterità non è sfuggito il dibattito filosofico: di fronte allo stato d'eccezione, sia le posizioni dirittumaniste astratte sia il sovranismo particolarista e populista - che dell'odierna egemonia neoliberale costituisce non l'alternativa, ma una scissione conservatrice - condividono infatti il medesimo atteggiamento suprematista, con il rifiuto di elaborare una forma concreta di universalismo e di pensare una diversa configurazione del rapporto tra individuo, società civile e Stato, ma anche una diversa forma di convivenza tra le nazioni.
Maggiori Informazioni
Autore | Azzarà Stefano G. |
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Editore | Mimesis |
Anno | 2020 |
Tipologia | Libro |
Collana | Eterotopie |
Lingua | Italiano |
Larghezza | 0 |
Stato editoriale | In Commercio |
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