Il viaggio astrale degli Shardana. Simbologia, mistica, estetica di una civiltà plurimillenaria (Liori Antonangelo - Abbà edizioni)

Io ritengo errata la traduzione di “case delle fate”, tarde abitatrici delle domus de janas. In realtà significa “casa delle porte”, perché in tutte le domus de janas sono raffigurate le porte. Porte che collegano fra loro universi paralleli: cielo e terra, presenza e aldilà, regno dei vivi e regno dei morti .

Ma anche: In tutte le domus de janas una o più porte. Per collegare uno o più mondi. E poi il

Ma se un popolo raffigura il cervello umano dentro una grotta che collega due diversi mondi paralleli, cosa significa? Che non solo questo popolo sa cosa sia il cervello umano ma sa anche che questo stesso cervello mette in collegamento universi fra loro non omogenei.

I nostri antichi padri guardavano il cielo. E vedevano il mistero della Terra. Nella mappa del cielo, il segreto della Terra. La cultura cosiddetta prenuragica guarda al cielo per comprendere la terra, ma è nel sottosuolo che realizza i suoi prodigi. Scava grotte. Costruisce pozzi sacri. Trasforma in templi le caverne. La mappa di Baunei attraverso i cieli identifica la Terra. E progetta, con un anticipo di millenni, i sigilli del creato. Che noi chiamiamo nuraghi, perché nuraghi li chiamavano, forse, coloro i quali li costruirono. In questo libro si tratta di luoghi di importanza straordinaria. Nove luoghi fondanti, attorno ai quali sorgono templi e nuraghi anch’essi straordinari. Il 40° parallelo gronda di storia e mistero. Spacca la Sardegna in due, divide il mondo conosciuto, reclama il suo tributo di sapere.