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Il registro. La cacciata degli ebrei dallo Stato italiano nei protocolli della Corte dei Conti (1938-1943)

ISBN/EAN
9788815279828
Editore
Il Mulino
Collana
Critica storica
Formato
Libro in brossura
Anno
2018
Pagine
339

Disponibile

26,00 €
I circa 700 ebrei italiani che le leggi razziali cacciarono dallo Stato dopo il 1938 erano direttori generali, professori di scuola media, ingegneri e chimici, operai della Zecca, postini e maestre elementari, oltre che, è più noto, professori universitari di fama. «Il registro» ne ricostruisce per la prima volta i nomi, il ruolo professionale e, in diversi casi, i dati biografici. Le fonti sono incontrovertibili: i protocolli e i decreti della Corte dei Conti, che registrarono tutte le decisioni dello Stato italiano al riguardo. Nell'ottantesimo anniversario delle leggi razziste emergono anche le ricadute economiche individuali di quelle espulsioni. In molti casi i perseguitati furono letteralmente ridotti in povertà, ovvero vennero loro corrisposte delle indennità irrisorie, talvolta neppure quelle. Utilizzando lo strumento inedito dei registri dei decreti e incrociandolo con i decreti stessi e con altre fonti, il volume ripercorre capillarmente le procedure che riguardarono ciascun perseguitato. Per la prima volta è possibile capire quale fu all'epoca, a parte la spoliazione dei beni, il generale impoverimento personale degli ebrei italiani dipendenti dallo Stato. Sono stati anche identificati i più di cinquanta che furono deportati e uccisi ad Auschwitz. Prefazione di Michele Sarfatti. Con un saggio di Adriano Prosperi.

Maggiori Informazioni

Autore Capristo Annalisa;Fabre Giorgio
Editore Il Mulino
Anno 2018
Tipologia Libro
Collana Critica storica
Num. Collana 3
Lingua Italiano
Larghezza 0
Stato editoriale In Commercio