Il Processo Barbaricino. Teoria e Pratica della Vendetta in Sardegna

Scopo del presente lavoro è descrivere il complesso di nozioni e di attività di diritto consuetudinario che si sono sviluppate nella tradizione locale barbaricina e che tendono all'accertamento della verità dei fatti processuali. Il lavoro si è occupato di quel sapere giuridico-processuale definito codice processuale barbaricino, cioè un insieme di norme consuetudinarie per mezzo delle quali si tutela l'organizzazione sociale barbaricina. Lo studio ha preso avvio dalla lettura dell'articolo 7 del codice della vendetta di Antonio Pigliaru, dove si invita alla rilevazione delle norme di procedura penale chiamate comunemente "processo barbaricino".Il primo problema da affrontare è stato quello di stabilire se può parlarsi di "codice procedurale barbaricino" come parte di un ordinamento giuridico, in una società non statuale come quella barbaricina. Si può parlare di ordinamento giuridico nella misura in cui questo rappresenta un sistema sociale organizzato, che può essere identificato nella società barbaricina, descritta come società giuridica.Il secondo problema, di non facile risoluzione, era accertare se oggi, a distanza di mezzo secolo dall'analisi di Pigliaru, possa ancora parlarsi di società barbaricina come società giuridica. Per l'autore, la società barbaricina si è assolutamente disgregata in un insieme composito di segmenti sociali. Uno di questi segmenti, però, emerge sugli altri sino a definirsi esso stesso come società. Si tratta della società interpaesana di pastori barbaricini. E' stato identificato nel gruppo interpaesano di pastori la società pastorale barbaricina. Inoltre, così come si poteva parlare di ordinamento giuridico nella società barbaricina, allo stesso modo dovrebbe potersi parlare di ordinamento giuridico nella società pastorale barbaricina.