Il Primo giorno di Scuola. Sa prima die de iscola [Daniele Altieri - La Zattera edizioni]

Il racconto è ambientato in un paesino del Campidano, alla fine degli Anni ’60 e narra le vicende di un bambino ‘fragile’, a cui non è permesso frequentare la scuola comune, per la legislazione scolastica in vigore in quegli anni. La storia ci conduce a riflettere su quello che è stato il lungo cammino dall’esclusione all’inclusione scolastica dei bambini con difficoltà, sviscerando le aspettative, ma anche le paure e le ansie del protagonista. Per lui la scuola non è una cosa di poco conto, proprio perché è un modo per essere finalmente come tutti gli altri.

Ed è anche la storia di una maestra che raccoglie il desiderio del protagonista e, come tanti altri suoi colleghi d’Oltremare, sceglie questa volta di non voltarsi dall’altra parte. I fermenti aperti e vitali di quegli anni porteranno all’ingresso nella scuola comune di tanti bambini come Saro.

Il libro è impreziosito dai disegni realizzati da Alda Bonetti. Il racconto è presentato in lingua italiana e in lingua sarda, uno spunto concreto per promuovere, valorizzare e favorire il bilinguismo, nella convinzione che disporre di più codici linguistici favorisca la crescita intellettiva, la duttilità mentale e offra più strumenti per pensare e più punti di vista dai quali considerare la realtà e le sue sfumature: diversi studi, infatti, confermano che una lingua può sparire quando una comunità di parlanti arriva a sostituire la propria lingua con un’altra.

La traduzione in lingua sarda è stata curata da Giuseppina Fanti.