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«Il primo filosofo tedesco». Il misticismo di Jakob Böhme nell'interpretazione hegeliana

ISBN/EAN
9788846732880
Editore
Edizioni ETS
Collana
Philosophica
Formato
Libro in brossura
Anno
2012
Pagine
422

Disponibile

24,00 €
Jakob Böhme "è propriamente il primo filosofo tedesco" - scrive Hegel al suo ex-studente van Ghert. Certamente il ciabattino Böhme è uno spirito incolto e barbaro, ma allo stesso tempo straordinariamente profondo e addirittura violento nell'aver creato una sua lingua filosofica, con la quale ha tentato di esprimere il nucleo più speculativo del suo pensiero: il rapporto simbiotico tra il Divino e il suo opposto luciferino, ovvero l'origine del Male da Dio stesso. Questo studio ricostruisce per la prima volta nei dettagli le ragioni dell'interesse di Hegel per la filosofia mistica di Böhme, a partire dal contesto storico, dalle diverse concezioni di 'misticismo' negli scritti hegeliani, e dal confronto con l'approccio di altri famosi lettori di Böhme, tra cui Schelling. Nelle "Lezioni sulla storia della filosofia", Böhme viene paragonato ad Ariel, che ne "La Tempesta" di Shakespeare è rinchiuso in una nodosa quercia, fino a che non viene liberato dal mago Prospero: ma il mago in questo caso è lo stesso Hegel, giunto a liberare il pensiero böhmiano sia dalle sue stesse limitazioni, sia dalla quercia di pregiudizi in cui è stato rinchiuso, per sottrarlo all'oscurità dell'esoterismo e porlo finalmente nel territorio della filosofia.

Maggiori Informazioni

Autore Muratori Cecilia
Editore Edizioni ETS
Anno 2012
Tipologia Libro
Collana Philosophica
Num. Collana 91
Lingua Italiano
Larghezza 0
Stato editoriale In Commercio