Il controllo di gestione negli Enti locali nell’era digitale. Focus di Fabio Forti : Il Management Control: casi operativi XI edizione aggiornata a: › Armonizzazione contabile › Piano della performance › Legge di bilancio 2019
Il controllo di gestione, che il legislatore nel corso degli anni ha richiamato in più occasioni nelle leggi di bilancio o nelle normative applicative della Spending review, è oggi indispensabile per gli enti pubblici ed in particolar modo negli enti locali, alle prese con i costi e i fabbisogni standard, con la valutazione della performance e un’opinione pubblica sempre più attenta a monitorare i servizi, le tariffe e i tributi applicati dagli enti locali. L’introduzione del pareggio di bilancio, l’estensione a tutti gli enti dell’armonizzazione contabile, la predisposizione di un sistema di indicatori utili non solamente per i controllori esterni (Corte dei conti, Servizi ispettivi del Mef) ma soprattutto a chi gestisce l’ente locale a vario titolo, devono consentire a tutti di essere edotti su principi che vengono utilizzati anche dagli enti sovraordinati (Unione Europea, Stato, Regioni) per valutare e definire in modo obiettivo la ripartizione di trasferimenti e contributi. Ecco perché il controllo di gestione non va considerato come un adempimento obbligatorio previsto da norme, ma come uno strumento di cui ci si deve impossessare per gestire con oculatezza, criterio ma anche managerialità, le risorse pubbliche assegnate a dirigenti e funzionari. Il testo aggiornato con le normative e con le riforme in corso – dalla L. 7 agosto 2015, n. 124 e relativi decreti legislativi, alle nuove normative sul lavoro, alla legge di bilancio 2019 – è particolarmente indicato per quanti (amministratori, responsabili dei servizi finanziari, dirigenti e funzionari di città metropolitane, enti locali, camere di commercio, studenti universitari o candidati a concorsi pubblici) intendono acquisire familiarità con le problematiche gestionali degli enti locali, per capire non solamente le ragioni che giustificano l’introduzione di un controllo di tipo manageriale, ma anche le tecniche applicative (attraverso la teoria ed i casi). In questo contesto non si può non tenere conto delle innovazioni che interessano il mondo del lavoro – in alcune P.A. si sta introducendo lo smart working che presuppone una definizione chiara e precisa di obiettivi, sia per dirigenti e funzionari che per impiegati delle diverse categorie – e l’economia digitale, che consente di ottenere e monitorare facilmente tutta una serie di dati e di indicatori gestionali. Il Focus a cura di Fabio Forti tratta il management control con casi operativi che presuppongono comparazioni per effettuare analisi di convenienza senza trascurare il tema delle società partecipate e dei servizi esternalizzati, dal momento che il controllo non può non effettuarsi anche sui servizi che non vengono più gestiti direttamente dall’ente locale, in quanto affidati in concessione ad altri organismi. Volutamente nel nostro lavoro abbiamo cercato di presentare modelli semplici e di immediata applicazione, per consentire anche agli enti più piccoli di non dover aspettare ancora, procedendo immediatamente alla fase operativa connessa con gli aspetti valutativi. Il controllo gestionale non è semplicemente una “tecnica”, ma un “modo di pensare e di agire”, che deve essere comprensibile a tutti che, se applicato, contribuisce a migliorare il “capitale sociale” della collettività di riferimento.
Paola Morigi Dottore commercialista, revisore contabile, pubblicista, docente in istituti di formazione professionale, componente di organismi indipendenti di valutazione della performance e di gruppi di lavoro sul settore pubblico e nel campo del non-profit.
Fabio Forti Funzionario responsabile del controllo di ge- stione in un ente locale, dottore commercialista e revisore contabile, componente di nuclei ed organismi indipendenti di valutazione della performance in enti locali.
Segnalazioni bibliografiche
› La gestione del bilancio armonizzato degli enti locali Luca Mazzara
Marco Castellani
Maggiori Informazioni
Autore
Morigi Paola;Forti Fabio
Editore
Maggioli Editore
Anno
2019
Tipologia
Libro
Collana
Bilancio contabilità tributi
Lingua
Italiano
Indice
Parte Prima PERCHÉ IL CONTROLLO GESTIONALE Capitolo I Rigore, equità, trasparenza, coerenza: i termini con cui ci si deve confrontare per rilanciare il Paese 1.1. Premessa 1.2. Il consolidamento dei conti pubblici 1.3. Le priorità del Paese 1.4. Il principio di equità e la valorizzazione del merito 1.5. La trasparenza nelle scelte gestionali 1.6. Se la pubblica amministrazione funziona, migliora anche l'immagine dell'Italia Capitolo II Il fenomeno della corruzione e del malcostume in Italia e le norme per prevenirlo 2.1. L'analisi della Commissione europea e di Transparency International 2.2. I Rapporti della Guardia di finanza 2.3. Altre indagini 2.4. La corruzione sulla realizzazione delle opere pubbliche 2.4.1. Gli elementi da valutare nella realizzazione di un'opera pubblica 2.4.2. Le tecniche più utilizzate per aggirare le norme 2.4.3. La "corruzione delle norme" 2.5. La "legge Severino" e le sue finalità 2.5.1. I Piani anticorruzione stilati dalle amministrazioni pubbliche 2.5.2. I risultati di uno studio sull'applicazione della legge n. 190/2012 Capitolo III I sistemi di valutazione e controllo 3.1. Le valutazioni economiche negli enti locali: una breve analisi storica 3.1.1. Le valutazioni economiche preventive 3.1.2. Le valutazioni economiche consuntive 3.1.3. La rendicontazione sociale 3.2. I contratti di lavoro e la rendicontazione dei risultati 3.3. Le forme di gestione dei servizi pubblici locali e le "carte dei servizi" 3.4. Le leggi di riforma più recenti Capitolo IV La valutazione del lavoro e degli obiettivi da raggiungere 4.1. Evoluzione della normativa sul pubblico impiego 4.2. Richiamo all'ambito di applicazione del d.lgs. n. 150/2009 4.3. Gli organi coinvolti nei processi di valutazione 4.4. Piano della performance e individuazione degli obiettivi 4.5. Rendicontazione e trasparenza 4.6. Merito e premi 4.7. La "riforma Madia" sulla nuova P.A. 4.8. Alcuni limiti del d.lgs. n. 150/2009 4.9. Cosa cambia col d.lgs. n. 74/2017 4.9.1. Il ruolo-guida del Dipartimento della funzione pubblica 4.9.2. Il ciclo di gestione della performance 4.9.3. La formulazione degli obiettivi 4.9.4. L'organismo indipendente di valutazione (oiv) 4.9.5. Performance organizzativa e individuale 4.9.6. Premi e merito nella nuova contrattazione collettiva 4.10. Il Piano della performance tra vecchie e nuove normative 4.11. Lo smart working, un nuovo modello di lavoro che interagisce con la performance 4.11.1. Cosa presuppone lo smart working 4.11.2. Le differenze fra telelavoro e smart working 4.11.3. I vantaggi e le problematiche che derivano dalle nuove modalità di lavoro 4.11.4. Lo smart working può essere applicato anche agli enti locali? Capitolo V La Spending Review e la sua applicazione negli enti locali 5.1. Le ragioni delle riforme sul contenimento delle spese 5.2. Il testo del provvedimento normativo del 2012 5.3. Spending Review e federalismo fiscale 5.4. Costi e fabbisogni standard, parametri di riferimento 5.5. La Spending Review prevista dal d.l. n. 66/2014 5.6. Le disposizioni contenute nelle leggi 28.12.2015, n. 208 e 11.12.2016, n. 232 5.7. Altre disposizioni contenute nelle leggi 27.12.2017, n. 205 e 30.12.2018, n. 145 5.8. È veramente efficace la Spending Review? Capitolo VI Le implicazioni che derivano dall'appartenenza all'Unione economica e monetaria e dalla globalizzazione 6.1. L'appartenenza all'Unione economica e monetaria 6.2. Il ruolo degli enti locali nell'Unione europea 6.3. I ritardi nei pagamenti della pubblica amministrazione locale 6.4. Gli effetti della globalizzazione 6.5. Dal patto di stabilità interno e di crescita al pareggio di bilancio Parte Seconda TIPOLOGIE DI CONTROLLO, CARATTERISTICHE E POSSIBILI EVOLUZIONI Capitolo VII I controlli esterni 7.1. Come sono cambiati i controlli degli organi ispettivi del Ministero dell'economia 7.2. Le analisi generali sulla gestione 7.3. Le analisi particolari sulle entrate e sulle spese 7.4. I parametri di virtuosità introdotti con il d.l. n. 98/2011 7.5. L'analisi e la valutazione della spesa 7.6. Il ruolo della Corte dei conti sui controlli negli enti locali Capitolo VIII Le diverse tipologie di controlli interni 8.1. Dai controlli esterni ai controlli interni 8.2. Le diverse tipologie di controlli interni 8.2.1. I pareri espressi dai dirigenti 8.2.2. Il controllo interno 8.2.3. Il controllo di regolarità amministrativa e contabile 8.2.4. Il controllo strategico 8.2.5. Il controllo sulle società partecipate 8.2.6. Il controllo sugli equilibri finanziari 8.3. Altri organi coinvolti nei controlli interni 8.3.1. Il controllo degli amministratori 8.3.2. Il controllo dell'organo di revisione 8.3.3. Il controllo dell'organismo indipendente di valutazione 8.3.4. Il controllo delle minoranze 8.3.5. Il controllo dei cittadini e la class-action 8.4. I contenuti dei processi di programmazione e controllo Capitolo IX Le caratteristiche del controllo gestionale 9.1. Il processo 9.2. La direzione 9.3. La fissazione degli obiettivi 9.4. La misurazione dei livelli di economicità 9.5. Efficienza, produttività, efficacia, qualità Capitolo X I costi e i fabbisogni standard 10.1. Le funzioni fondamentali 10.2. La ricognizione dei dati 10.3. Il questionario 10.4. Rilevazioni e risultati Capitolo XI Gli strumenti del controllo gestionale 11.1. La contabilità a supporto del controllo gestionale 11.2. Le analisi gestionali e l'accountability 11.3. Il bilancio sociale 11.4. L'Activity-Based Costing/Management 11.5. La Balanced Scorecard Parte Terza IL CONTROLLO DI GESTIONE NELL'ENTE LOCALE Capitolo XII L'ordinamento contabile e il controllo di gestione 12.1. Le linee guida dell'ordinamento finanziario e contabile 12.2. Le caratteristiche principali della contabilità dell'ente locale 12.3. Il documento unico di programmazione e il bilancio di previsione 12.4. Il piano esecutivo di gestione 12.5. Il ruolo del servizio finanziario 12.6. Il controllo economico interno Capitolo XIII Le scritture contabili ed extracontabili 13.1. Richiamo ai principali sistemi contabili 13.2. I principi che disciplinano la contabilità patrimoniale 13.3. Gli inventari dei beni immobili 13.4. Gli inventari dei beni mobili 13.5. I beni demaniali 13.6. Le immobilizzazioni finanziarie 13.7. L'attivo circolante 13.8. I ratei e i risconti attivi 13.9. I conferimenti 13.10. I debiti 13.11. I ratei e i risconti passivi 13.12. Il patrimonio netto 13.13. Il calcolo degli ammortamenti Capitolo XIV Un modello operativo per il controllo gestionale 14.1. Il piano esecutivo di gestione, punto di partenza per il controllo interno 14.2. La formulazione degli obiettivi di gestione 14.3. Il piano dei conti 14.4. L'individuazione dei centri di responsabilità 14.5. Il piano dei centri di costo 14.6. La programmazione dei tempi di lavoro 14.7. Modelli semplificati per gli enti di piccola dimensione 14.8. Indicatori e risultati Capitolo XV Gli indicatori e il benchmarking 15.1. L'elaborazione di indicatori atti a favorire le diverse forme di controllo 15.2. Gli indicatori riferiti al bilancio 15.2.1. Gli indicatori relativi alla struttura del bilancio e del conto economico 15.2.2. Gli indicatori relativi alla gestione del bilancio 15.3. Gli indicatori relativi al patrimonio 15.4. Gli indicatori sullo stato di deficitarietà strutturale 15.5. Gli indicatori di efficienza e di efficacia 15.5.1. Gli indicatori di attività 15.5.2. Gli indicatori di efficienza 15.5.3. Gli indicatori di produttività 15.5.4. Gli indicatori di efficacia quantitativa 15.5.5. Gli indicatori di efficacia qualitativa 15.6. Il sistema di reporting e la rendicontazione attraverso gli indicatori di outcome 15.7. Il Piano degli indicatori e risultati attesi di bilancio 15.8. Impariamo dal benchmarking Capitolo XVI Il controllo su società partecipate (e servizi esternalizzati) 16.1. Nuove esigenze portano a controllare con più attenzione le società partecipate 16.2. Il piano di razionalizzazione previsto dalla l. n. 190/2014 16.2.1. I contenuti dell'art. 1, comma 611 della l. n. 190/2014 16.2.2. Azioni preliminari effettuate per impostare il Piano operativo di razionalizzazione 16.2.3. L'analisi della "salute finanziaria" delle partecipate 16.3. Le ragioni che hanno portato alla necessità di riaggiornare la normativa sulle partecipate pubbliche 16.4. Le finalità del d.lgs. n. 175/2016 16.5. Gli organi amministrativi delle società a controllo pubblico 16.6. Altri strumenti aziendalistici previsti per l'esercizio del controllo pubblico 16.7. Gli adempimenti normativi previsti dal d.lgs. n. 175/2016 16.8. La pronuncia di incostituzionalità della Consulta 16.9. La salvaguardia dell'interesse pubblico 16.10. Le considerazioni delle sezioni regionali della Corte dei conti su come procedere 16.11. I controlli sui servizi esternalizzati Capitolo XVII Management Control: chi fa cosa… e perché 17.1. Cos'è il Management Control 17.2. I cicli di programmazione e controllo, gestione della performance e gli strumenti utili 17.3. Il benchmarking (inteso quale confronto tra enti) Capitolo XVIII I fatti: concrete applicazioni del controllo di gestione 18.1. La rilevazione dei servizi a domanda e lo schema di analisi e calcolo 18.2. Il referto del controllo di gestione e un possibile modello da utilizzare 18.3. L'utilizzo degli indicatori delle rilevazioni dei fabbisogni standard per il benchmarking 18.4. L'utilizzo del Piano indicatori e risultati attesi per l'analisi degli scostamenti Capitolo XIX Altri modelli impiegati per valutare i servizi 19.1. L'utilizzazione degli strumenti più adatti alle diverse esigenze 19.2. Alcuni modelli proposti da Newman 19.2.1. Il controllo delle operazioni ripetitive 19.2.2. Il controllo dei programmi e dei progetti 19.2.3. Il controllo delle risorse 19.2.4. Il controllo delle attività creative 19.2.5. Il controllo della strategia 19.3. Il World Class Manufacturing Capitolo XX Un nuovo ente locale a misura di cittadino 20.1. Un salto di qualità nell'offerta di servizi 20.2. I pericoli da evitare 20.3. I compiti del nuovo ente locale