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Il Licenziamento Economico Tra Esigenze Dell'impresa E Interesse Alla Stabilita'

ISBN/EAN
9788813314927
Editore
Cedam
Collana
Univ. Trento. Dip. Scienze giuridiche
Formato
Brossura
Anno
2012
Edizione
1
Pagine
312

Disponibile

28,00 €
'La monografia ha ad oggetto la fattispecie del licenziamento economico. Essa mira ad individuare il reale bilanciamento tra esigenze dell'impresa e interesse alla conservazione del rapporto di lavoro in un momento storico in cui il valore della stabilità è posto fortemente in discussione tanto da aver condotto alla recente riforma dell'art. 18 St. Lav.' INDICE Pag. INTRODUZIONE 1. L’oggetto della ricerca.................................................................. 1 2. L’obiettivo e il campo di indagine della ricerca ........................... 6 CAPITOLO PRIMO LICENZIAMENTO ECONOMICO E INSINDACABILITÀ DELLE SCELTE TECNICO-ORGANIZZATIVE 1. Premessa: la struttura del negozio di licenziamento..................... 13 2. Il leitmotiv del licenziamento economico: l’insindacabilità delle scelte tecnico-organizzative.......................................................... 18 3. Il problema del licenziamento economico: il significato non univoco del principio di insindacabilità.............................................. 19 4. I significati attribuibili al principio di insindacabilità .................. 21 4.1. Il controllo di “razionalità” sulle scelte tecnico-organizzative............................................................................................... 23 4.2. Il controllo di “proporzionalità” ........................................... 24 4.2.1. Il controllo di “ragionevolezza sociale”.......................... 26 4.2.2. Il controllo di “proporzionalità in senso proprio”........... 29 5. L’utilizzo corretto, sul piano metodologico, del principio di insindacabilità...................................................................................... 31 CAPITOLO SECONDO IL LICENZIAMENTO ECONOMICO NELLA GIURISPRUDENZA 1. La giurisprudenza come punto preliminare di osservazione ........ 33 2. La delimitazione dell’ambito di osservazione alle (sole) sentenze in materia di licenziamento economico individuale................ 36 3. L’iter del controllo giudiziale....................................................... 4. Le vicende tecnico-organizzative che giustificano il licenziamento economico.............................................................................. 40 5. I presupposti di legittimità del licenziamento economico ............ 44 5.1. L’effettività della modifica tecnico-organizzativa addotta ... 45 5.2. L’irrilevanza del carattere di opportunità della modifica tecnico-organizzativa e delle circostanze in cui essa matura....... 46 5.3. Il nesso di causalità tra modifica tecnico-organizzativa e licenziamento e la scelta di chi licenziare.................................... 48 5.4. I profili applicativi dei criteri di scelta dei lavoratori da licenziare........................................................................................ 50 5.5. L’obbligo del repêchage....................................................... 54 6. Una critica al modus operandi della giurisprudenza: il mancato utilizzo dei criteri di interpretazione della legge............................... 58 7. Il prosieguo dell’indagine ............................................................. 62 CAPITOLO TERZO ESIGENZE DELL’IMPRESA E INTERESSE ALLA STABILITÀ NELLA COSTITUZIONE 1. La Costituzione tutela due interessi contrapposti: la libertà di iniziativa economica e il “diritto” al lavoro...................................... 65 2. “Circolarità” ed “equiordinazione” dei due interessi.................... 66 3. La libertà di iniziativa economica privata..................................... 70 4. All’iniziativa economica privata possono essere apposti solo limiti “esterni”................................................................................... 73 5. Il limite del “diritto” al lavoro di cui all’art. 4, primo comma, Cost. .................................................................................................. 78 5.1. La natura di principio dell’art. 4, primo comma, Cost.......... 84 5.2. La Corte Costituzionale nega che l’art. 4, primo comma, Cost. riconosca la tutela del “diritto alla stabilità” del rapporto .. 86 6. I modelli di bilanciamento tra esigenze dell’impresa e interesse alla stabilità non sostenibili, in base alla Costituzione, nella legislazione ordinaria.............................................................................. 90 7. I modelli di bilanciamento sostenibili: il controllo di “ragionevolezza sociale” e di “proporzionalità in senso proprio”.................. 96 CAPITOLO QUARTO IL BILANCIAMENTO TRA ESIGENZE DELL’IMPRESA E INTERESSE ALLA STABILITÀ NELLE NORME SUL LICENZIAMENTO ECONOMICO 1. Le norme che definiscono le fattispecie del licenziamento economico .............................................................................................. 99 2. Le norme sul licenziamento economico contengono concetti giuridici indeterminati di tipo descrittivo ......................................... 107 3. L’interesse oggettivo dell’impresa non può costituire chiave di lettura delle norme sul licenziamento economico ............................ 114 4. L’interpretazione letterale delle norme sul licenziamento economico .............................................................................................. 118 5. La ratio sottesa alle norme sul licenziamento economico............ 124 5.1. L’art. 30, primo comma della l. n. 183 del 2010 conferma la ratio sottesa alle norme sul licenziamento economico ............ 127 6. Le norme sul licenziamento economico non consentono di effettuare un controllo di “ragionevolezza sociale in senso forte” ...... 129 7. Le norme sul licenziamento economico consentono di effettuare un controllo di “ragionevolezza sociale in senso debole” ............ 134 7.1. Carattere “ambiguo” delle norme sul licenziamento economico e controllo di “ragionevolezza sociale in senso debole” ................................................................................................ 136 CAPITOLO QUINTO LICENZIAMENTO ECONOMICO E CONTROLLO DI RAGIONEVOLEZZA SOCIALE 1. Elemento “materiale” ed elemento economico del licenziamento per ragioni tecnico-organizzative: il primo è sufficiente a giustificare il licenziamento................................................................... 141 2. La giurisprudenza sul licenziamento economico: analisi critica .. 146 2.1. Le vicende tecnico-organizzative che giustificano il licenziamento economico.................................................................... 147 2.2. L’irrilevanza delle caratteristiche intrinseche della modifica tecnico-organizzativa e le circostanze in cui essa matura..... 158 2.3. L’irrilevanza degli scopi della modifica tecnico-organizzativa............................................................................................ 165 2.4. Il controllo sul nesso di causalità (ed il suo carattere valutativo)........................................................................................... 169 2.5. Licenziamento economico e imprese di gruppo: cenni......... 172 3. La tutela della stabilità garantita attraverso il controllo di ragionevolezza sociale ......................................................................... 176 4. Controllo di ragionevolezza sociale e recenti riforme .................. 180 4.1. L’art. 30, comma 1 della l. n. 183 del 2010, l’arbitrato di equità e gli accordi di prossimità ................................................. 182 4.2. Il nodo delle sanzioni nelle imprese sottoposte al regime del (nuovo) art. 18 Stat. lav. ........................................................ 187 4.2.1. La manifesta insussistenza dell’elemento materiale del licenziamento può renderlo inidoneo a produrre effetto (ma non automaticamente discriminatorio)...................................... 189 4.2.2. La sussistenza dell’elemento materiale del licenziamento non ne esclude il carattere discriminatorio..................... 200 4.2.3. La sussistenza dell’elemento materiale del licenziamento esclude il motivo illecito ................................................ 204 4.3. (Nuovi) vincoli procedurali e obbligo di motivazione.......... 205 CAPITOLO SESTO LICENZIAMENTO ECONOMICO E CONTROLLO DI PROPORZIONALITÀ IN SENSO PROPRIO 1. Il controllo di “proporzionalità” (in senso proprio) effettuato dalla giurisprudenza.......................................................................... 215 2. I criteri di scelta dei lavoratori da licenziare................................. 217 2.1. Il rilievo delle esigenze tecnico-produttive come criterio di selezione .................................................................................. 223 2.2. Una critica all’irrilevanza attribuita dalla giurisprudenza al rendimento come criterio di scelta........................................... 227 2.3. Il rendimento come criterio di scelta: limiti e condizioni ..... 232 2.4. L’ambito di riferimento dei criteri di scelta.......................... 239 3. Il repêchage e la sua “tenuta” sul piano interpretativo................. 240 3.1. Le caratteristiche dell’obbligo di repêchage in grado di renderlo compatibile con il controllo di “ragionevolezza sociale in senso debole”....................................................................... 247 3.2. La possibile applicazione della regola del repêchage .......... 249 3.3. Repêchage e aggiornamento della professionalità................ 254 3.3.1. Il caso particolare della modifica dei metodi di lavoro ad attività invariata.................................................................... 262 4. La tutela della stabilità garantita attraverso il controllo di proporzionalità ....................................................................................... 264 5. Controllo di proporzionalità e recenti riforme.............................. 269 5.1. Il nodo delle sanzioni nelle imprese sottoposte al regime del (nuovo) art. 18 Stat. lav. ........................................................ 270 5.1.1. L’esito negativo del controllo di proporzionalità rende il licenziamento illegittimo, ma non inefficace: l’applicazione del solo rimedio risarcitorio ................................................. 272 5.1.2. Controllo di proporzionalità e licenziamento determinato da motivo illecito .............................................................. 274 5.2. (Nuovi) vincoli procedurali (e obbligo di motivazione)....... 276 BIBLIOGRAFIA.............................................................................. 283

Maggiori Informazioni

Autore Brun Stefania
Editore Cedam
Anno 2012
Tipologia Libro
Collana Univ. Trento. Dip. Scienze giuridiche
Num. Collana 0
Lingua Italiano