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Il Licenziamento Dopo La Riforma Fornero. Manuale Teorico-pratico Con Ampia Casistica Giurisprudenziale E Formulario. Con Cd-rom

ISBN/EAN
9788824434874
Editore
Edizioni Giuridiche Simone
Collana
Serie l. Professionale
Formato
Brossura
Anno
2012
Pagine
320

Disponibile

40,00 €
Il volume esamina gli aspetti più importanti e ricorrenti del licenziamento del lavoratore, tema di grande attualità per la grave crisi economica che attraversa il paese e per le innovazioni profonde introdotte dalla riforma fornero (l. 92/2012). Sono affrontati, con costante riferimento alla giurisprudenza, i seguenti temi: le cause giustificatrici del recesso datoriale; l'intimazione e l'impugnazione del licenziamento; il licenziamento collettivo; la tutela del lavoratore licenziato; il rito per le controversie in tema di licenziamento. Il testo è arricchito da riquadri di approfondimento e tabelle esplicative e di sintesi, per rendere più agevole la lettura ed offrire spunti di riflessione e di critica su una materia particolarmente complessa, fortemente influenzata dagli interventi della dottrina e della giurisprudenza. Completa l'opera il formulario e l'appendice normativa, con testi a confronto e commentati, riportati anche nel cd-rom allegato. Per le sue caratteristiche, il volume costituisce, all'indomani di un'epocale riforma, una guida, organica e completa, sulla materia del licenziamento, rivolta ad un'ampia gamma di operatori professionali (avvocati, consulenti del lavoro, enti di patronato, associazioni di categoria etc).

Maggiori Informazioni

Autore Marano Alessandra
Editore Edizioni Giuridiche Simone
Anno 2012
Tipologia Libro
Collana Serie l. Professionale
Num. Collana 0
Lingua Italiano
Indice 1 Il licenziamento individuale 1.1 Evoluzione della disciplina 1.2 Segue: Le novità della riforma Fornero 1.3 I limiti al potere di recesso del datore di lavoro 1.4 L’area della libera recedibilità 1.4.1 Il licenziamento del lavoratore per raggiungimento dei requisiti pensionistici 1.4.2 Segue: La questione sul termine per l’esercizio dell’opzione ex art. 30 D.Lgs. 11 aprile 2006, n. 198 1.4.3 Segue: Il regime del recesso ad nutum ed il preavviso 1.4.4 Segue: L’operatività del recesso ad nutum a seguito della L. 24 dicembre 2007, n. 247 1.4.5 Segue: I riflessi del cd. decreto Monti e della cd.riforma Fornero sulla disciplina del licenziamento ad nutum 1.4.6 Il licenziamento del lavoratore in prova 1.4.7 Segue: Il licenziamento del lavoratore invalido assunto in prova 1.5 Il licenziamento del dirigente 1.5.1 Individuazione della categoria dei dirigenti 1.5.2 Riconduzione ad unità della categoria dei dirigenti 1.5.3 Il concetto di giustificatezza del licenziamento 1.5.4 L’indennità supplementare 1.6 I divieti di licenziamento 1.6.1 Il licenziamento del lavoratore in malattia 1.6.2 Segue: Il licenziamento per superamento del periodo di comporto 1.6.3 Il licenziamento della lavoratrice in gravidanza 1.6.4 Segue: Le deroghe al divieto di licenziamento della lavoratrice in gravidanza di maggiore interesse pratico 1.6.5 Segue: Il caso particolare del licenziamento della lavoratrice durante il periodo di procreazione assistita 1.6.6 Il licenziamento per causa di matrimonio 1.7 Il licenziamento discriminatorio 2 Il licenziamento soggettivo (per giusta causa o giustificato motivo soggettivo) 2.1 Il concetto di giusta causa e di giustificato motivo soggettivo 2.1.1 Il concetto di giusta causa nell’elaborazione giurisprudenziale 2.1.2 Segue: Casistica 2.1.3 La rilevanza della condotta del lavoratore inerente alla sua vita privata 2.1.4 Segue: La rilevanza della condotta privata del dipendente di un istituto bancario 2.1.5 Il caso del lavoratore sottoposto a carcerazione preventiva 2.1.6 Lo scarso rendimento del lavoratore 2.2 Giusta causa e giustificato motivo soggettivo: differenze 2.2.1 La conversione giudiziale del licenziamento 2.3 Il licenziamento disciplinare 2.3.1 Il licenziamento disciplinare del dirigente 2.4 Le violazioni del lavoratore rilevanti ai fini del licenziamento disciplinare 2.4.1 Casistica 2.5 I principi di immediatezza e tempestività della contestazione 2.5.1 La rilevanza del giudizio penale ai fini dell’osservanza del principio dell’immediatezza della contestazione 2.5.2 Il principio di specificità della contestazione 2.6 La questione dell’obbligatorietà del codice disciplinare 3 Il licenziamento economico (per giustificato motivo oggettivo) 3.1 Il concetto di giustificato motivo oggettivo 3.1.1 Casistica 3.2 L’impossibilità sopravvenuta della prestazione lavorativa 3.2.1 Casistica 3.3 L’obbligo di repêchage 3.3.1 Segue: Il patto di dequalificazione 3.3.2 La spinosa questione dell’assolvimento dell’obbligo di repêchage nel caso di collegamento societario 4 L’intimazione del licenziamento 4.1 Premessa 4.2 Il preavviso 4.3 La nuova comunicazione del licenziamento 4.4 L’assolvimento dell’onere della prova scritta 4.4.1 Le modalità per l’assolvimento dell’onere di comunicazione in forma scritta 4.5 Il licenziamento orale 4.6 La procedura per l’intimazione del licenziamento disciplinare 4.7 La nuova procedura per l’intimazione del licenziamento per giustificato motivo oggettivo 5 Il licenziamento collettivo 5.1 Le finalità della L. 223/1991 e le innovazioni della riforma Fornero 5.2 Ambito di applicazione della procedura di licenziamento collettivo 5.2.1 L’indagine giudiziale sulle ragioni per l’attivazione della procedura e le novità della riforma Fornero 5.3 Il potere qualificatorio del giudice sulla natura del licenziamento (individuale o collettivo) 5.3.1 La conversione del licenziamento 5.4 La procedura di mobilità 5.5 I criteri di scelta 5.5.1 L’orientamento giurisprudenziale sui criteri di scelta 5.5.2 Ripartizione dell’onere della prova 5.5.3 L’accordo sindacale sui criteri di scelta 5.5.4 La restrizione del campo di applicazione dei criteri di scelta 5.5.5 L’applicabilità dei criteri di scelta nel caso di licenziamento individuale plurimo 5.5.6 L’indicazione delle modalità di applicazione dei criteri di scelta 6 L’impugnazione del licenziamento 6.1 L’impugnazione del licenziamento illegittimo e le novità della riforma Fornero 6.1.1 L’impugnazione nell’ambito dei licenziamenti collettivi 6.2 La decadenza dall’impugnazione 6.3 Le modalità di impugnazione del licenziamento 6.4 L’accettazione del TFR come rinuncia ad impugnare 7 La tutela del lavoratore licenziato Sezione I La tutela nei casi di licenziamento individuale 7.1 Il nuovo regime sanzionatorio introdotto dalla riforma Fornero nelle aziende di grandi dimensioni. Riflessioni preliminari 7.1.1 Campo di applicazione 7.1.2 Criteri di determinazione del requisito dimensionale 7.1.3 L’onere della prova del requisito dimensionale 7.1.4 Tutela nel caso di licenziamento discriminatorio 7.1.5 Segue: La tutela in altri casi di nullità del licenziamento 7.1.6 Tutela nel caso di licenziamento soggettivo (per giusta causa o giustificato motivo soggettivo) 7.1.7 Tutela nel caso di licenziamento economico (per giustificato motivo oggettivo) 7.1.8 Segue: Tutela nelle altre ipotesi di licenziamento per giustificato motivo oggettivo 7.1.9 La responsabilità penale del datore di lavoro in caso di inottemperanza all’ordine di reintegrazione 7.1.10 Segue: L’esecuzione in forma specifica per l’adempimento all’ordine di reintegrazione 7.1.11 Il risarcimento dei danni professionali in caso di ritardo della reintegra 7.1.12 La riforma in appello della sentenza di primo grado di condanna alla reintegrazione nel posto di lavoro 7.1.13 La rilevanza dell’aliunde perceptum ai fini della determinazione del risarcimento del danno 7.1.14 Segue: La rilevanza dell’aliunde percipiendum ai fini della determinazione del risarcimento del danno 7.1.15 La facoltà del lavoratore di scegliere l’indennità sostitutiva della reintegrazione nel posto di lavoro 7.1.16 Tutela nel caso di licenziamento inefficace 7.2 Il regime sanzionatorio nelle aziende di piccole dimensioni 7.2.1 Segue: La questione della tutela del licenziamento inefficace per mancata comunicazione della motivazione 7.2.2 La scelta tra riassunzione e indennità risarcitoria 7.3 La revoca del licenziamento Sezione II La tutela nei casi di licenziamento collettivo 7.4 Il nuovo regime sanzionatorio introdotto dalla riforma Fornero 7.4.1 Segue: La violazione delle procedure 7.5 La cessazione dell’attività e la chiusura di uno stabilimento 8 Il rito per le controversie in tema di licenziamento 8.1 Il rito speciale introdotto dalla riforma Fornero 8.1.1 Il giudizio di primo grado: la tutela urgente 8.1.2 Segue: L’opposizione 8.1.3 Il giudizio di secondo grado e il ricorso per Cassazione 8.2 Il rito per le altre controversie in tema di licenziamento 8.2.1 L’autorità giudiziaria competente 8.2.2 Il giudizio di primo grado 8.2.3 Segue: Svolgimento del giudizio 8.2.4 I giudizi di impugnazione Formulario Appendice §1. L. 15 luglio 1966, n. 604. — Norme sui licenziamenti individuali (Articoli estratti). §2. L. 20 maggio 1970, n. 300. — Norme sulla tutela della libertà e dignità dei lavoratori, della libertà sindacale e dell’attività sindacale nei luoghi di lavoro e norme sul collocamento (Articolo estratto) §3. L. 23 luglio 1991, n. 223. — Norme in materia di cassa integrazione, mobilità, trattamenti di disoccupazione, attuazione di direttive della Comunità europea, avviamento al lavoro ed altre disposizioni in materia di mercato del lavoro (Articoli estratti) §4. L. 4 novembre 2010, n. 183. — Deleghe al Governo in materia di lavori usuranti, di riorganizzazione di enti, di congedi, aspettative e permessi, di ammortizzatori sociali, di servizi per l’impiego, di incentivi all’occupazione, di apprendistato, di occupazione femminile, nonché misure contro il lavoro sommerso e disposizioni in tema di lavoro pubblico e di controversie di lavoro (Articolo estratto) §5. L. 28 giugno 2012, n. 92. — Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita (Articolo 1, commi estratti) Bibliografia