Il diseguale. Psicopatologia degli stati precoci dello sviluppo

«Il diseguale», così si è definito un bambino nel periodo più impegnativo del trattamento per sottolineare il suo sentimento del diverso e del bizzarro rispetto al mondo degli eguali. Questo sentimento rappresenta sia il modo con cui il bambino si vive nella sua esperienza patologica rispetto agli altri, sia anche rispetto a se stesso quando recupera attraverso il trattamento la possibilità di esprimere una rappresentazione di sé. I permini di bambino «atipico», «psicotico», «autistico», «disarmonico», o «diseguale» racchiudono tutti per chi entra in contatto con loro un senso di sé precario e inadeguato e rivelano un mondo infantile con cui non è possibile entrare in relazione. Assistere allo svolgersi di una vita così «diseguale», appunto, rispetto alla norma è un dramma per molte famiglie e anche per molti operatori. Ma è così anche per questi bambini? Essi sembrano essersi disancorati molto presto dalle ansie del mondo relazionale e procedono per loro conto nella loro vita mentale e affettiva, spesso subendo intrusioni e attacchi a questo modo di vivere che difensivamente hanno scelto. Possiamo dar loro torto? Pensiamo sostanzialmente di no, anche se con il loro essere «così» ci propongono continuamente una sfida. Quanto presentiamo in questo libro è una raccolta di considerazioni cliniche e psicopalologiche emerse nei nostri percorsi nel labirinto delle malattie mentali precoci o comunque sugli aspetti più precoci dello sviluppo mentale. (A. Giannotti - G. De Astis)