Il diritto nella letteratura

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- ISBN/EAN
- 9788854851757
- Editore
- Aracne
- Collana
- Quaderni di teoria del diritto
- Formato
- Brossura
- Anno
- 2012
- Pagine
- 324
Disponibile
18,00 €
Tra il costruito ed il costruibile, il giurista ricerca la giustizia sciogliendo le diverse opposizioni, quelle che, ad esempio, si danno tra l’individuale e l’universale e tra il concreto e l’astratto. Il diritto, infatti, prescrive, ma la lettera della legge, perché possa essere applicata, deve prima essere interpretata: ogni cosa, semplice o complessa, va letta ed ogni lettura, oggettiva o soggettiva, può destare controversie e disaccordi. Per di più, l’interpretazione giuridica – a differenza di quella filologica – non è semplicemente mera riflessione su una cosa pensata in un preciso momento, ma è piuttosto un contenuto, una volontà incontinua evoluzione che risponde a nuove necessità, a nuove condizioni e a nuove questioni giuridiche. Qui, proprio qui, letteratura e diritto si intrecciano. I miti e i grandi archetipi della letteratura ci parlano dell’origine e del destino del diritto. Mosè, Eschilo, Sofocle: dalla consegna delle tavole della legge all’invenzione della giustizia e poi ancora alla ribellione della coscienza.
Maggiori Informazioni
| Autore | Amato Mangiameli Agata Cecilia; Saraceni Guido; AA.VV |
|---|---|
| Editore | Aracne |
| Anno | 2012 |
| Tipologia | Libro |
| Collana | Quaderni di teoria del diritto |
| Num. Collana | 8 |
| Lingua | Italiano |
| Disponibilità | Disponibilità: 3-5 gg |
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