Il chimico libertino. Primo Levi e la babele del lager

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        - ISBN/EAN
 - 9788843099252
 - Editore
 - Carocci
 - Collana
 - Lingue e letterature Carocci
 - Formato
 - Libro in brossura
 - Anno
 - 2022
 - Pagine
 - 202
 
Disponibile
                
                    
                        19,00 €                    
                
                
                
            
            
            
        
    Primo Levi ha spesso sottolineato la sua curiosità per la linguistica, che l'ha accompagnato fin dall'infanzia e dall'adolescenza, quando già si interessava alla grammatica latina e all'etimologia. Ma la sua vocazione sarebbe rimasta, forse, a un livello modesto e disinteressato se non avesse dovuto affrontare l'esperienza terrificante, ma anche straordinariamente fortificante, di Auschwitz. Il valore delle lingue per la vita o la morte nel Lager, il caos babelico e l'ordine, l'uso di Dante e dei classici per salvarsi, raccontare, ripensare la sopravvivenza, il rigore nella scelta delle parole e l'attenzione alle parlate del suo mondo di ebreo piemontese, il rinnovamento del proprio linguaggio nell'Italia degli anni 1960-70 sono solo alcuni dei temi di questo libro, che ripercorre l'opera di Levi e le importanti pagine da lui dedicate, in modo insieme "libertino" e competente, all'uso di lingue, parole e segni.
        Maggiori Informazioni
| Autore | Franceschini Fabrizio | 
|---|---|
| Editore | Carocci | 
| Anno | 2022 | 
| Tipologia | Libro | 
| Collana | Lingue e letterature Carocci | 
| Num. Collana | 368 | 
| Lingua | Italiano | 
| Larghezza | 0 | 
| Stato editoriale | In Commercio | 
        Questo libro è anche in:
        
    
