Il bullismo dalla teoria alla ricerca [Fedeli - Vannini]

Insegnare ai giovani come si sviluppano e si mantengono comportamenti rispettosi verso gli altri, soprattutto se persone deboli o portatrici di originalità o diversità, è, nella società odierna, compito irrinunciabile della funzione pubblica dell'istituzione scolastica. Vero è che questo compito spetta principalmente alla famiglia, ma sempre più spesso la scuola deve farsene responsabilmente carico, in aggiunta alle attività che le sono più proprie. Il bullismo rappresenta un fenomeno in rapida evoluzione, sia per quanto riguarda gli aspetti strettamente quantitativi, sia per quanto attiene alle manifestazioni qualitative. Di conseguenza, diviene necessaria una continua azione di ricerca, che consenta di fondare gli interventi preventivi e riabilitativi attuati a scuola ed in altri contesti educativi su solide basi empiriche. Da tale constatazione, nasce l’indagine analizzata nel presente volume, finalizzata ad evidenziare non solamente i più recenti dati di prevalenza del fenomeno, ma anche ad illustrare una serie di dinamiche psicologiche e relazionali che rendono il bullismo una sfida particolarmente insidiosa. Infatti, accanto ad aspetti quali l’aumento di episodi di bullismo di gruppo (con il coinvolgimento di vere e proprie baby-gang) o la precocizzazione di tali condotte, due aspetti risultano particolarmente allarmanti: da un lato, il rischio della normalizzazione di questi comportamenti, in virtù della quale sembrano sempre più sfumarsi i confini tra condotte accettabili ed inaccettabili; dall’altro, la sensazione di solitudine in cui la maggior parte delle vittime si percepisce. Partendo da questi dati, allora, il volume, avvalendosi di contributi di alcuni esperti del settore e discutendo alcune ‘buone prassi condotte nelle scuole’ intende offrire un quadro articolato ed aggiornato del fenomeno.