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Sezione I. I primi grandi musicisti dell'epoca aurea: Mozart, Beethoven, Rossini, Schubert Premessa. Un'epoca di profondi mutamenti e di grandi musicisti Parte I. Dall'Ancien Régime alla Rivoluzione, all'Impero Introduzione. Mozart e Beethoven, capisaldi della musica di tutti i tempi Mozart: apice del Settecento europeo e primo musicista dell'epoca aurea (Vita e leggenda. L'ultimo anno di vita. Una traiettoria esistenziale prevedibile; Mozart e i suoi legami terreni. Mozart e il padre; Mozart e le donne; Mozart e Vienna; Le diverse tappe e le diverse componenti dello stile di Mozart. Caratteristiche particolari dell'ultimo Mozart; Il processo creativo. I risultati conseguiti da Mozart nei differenti generi musicali; La maturazione del grande musicista tra Parigi e Vienna; Il genio. Le ultime opere di Mozart: Mozart e l'altra metà del cielo; La musica strumentale del genio; Il teatro musicale del genio: Mozart e Da Ponte, Mozart e Schikaneder; Le opere sui libretti di Da Ponte. Un itinerario artistico-esistenziale; Tre opere fuori contesto: Flauto magico, Clemenza di Tito e Requiem¸ Le ultime opere di Mozart come opere d'arte totali) Beethoven (1). La musica oltre la musica (Beethoven e il suo mito. La divisione in periodi stilistici delle sue composizioni; Una vita difficile e tormentata (1770-1812); Dialettica nell'uomo e nell'artista tra "fruhes leid", "unordnung" e ricerca dell'"ordnung"; Dal periodo stürmeriano (1793-1802) al periodo eroico (1802-1812): spirito febbrile, pathos, lirismo e slancio titanico; Sonate per pianoforte e musica da camera dei primi due periodi; Fidelio. Principali Ouvertures; Sinfonie e concerti del primo periodo e del periodo eroico: in particolare Terza e Quinta Sinfonia, Terzo e Quinto Concerto per pianoforte; Composizioni non eroiche nel periodo eroico: in particolare Quarta, Sesta, Settima e Ottava Sinfonia, Quarto Concerto per pianoforte, Concerto per violino e Triplo concerto) Parte II. Dall'Impero alla Restaurazione Introduzione. "L'età di Beethoven e di Rossini": tra rassegnazione, introversione e disimpegno. Primi echi romantici: Schubert Beethoven (2). Ripiegamento, introversione e ultimi lampi di rivolta (Una esistenza sempre più disordinata (1813-1827); Verso lo stile tardo. Esaurimento di un percorso o imbocco di una nuova via?; Opere di passaggio verso l'ultimo stile: Sonate per violoncello e pianoforte op. 102; Sonate per pianoforte op. 101 e op. 106 "Hammerklavier"; Esaurimento di un percorso: Missa solemnis e Nona sinfonia; Proiezione verso il futuro: Ultime Sonate per pianoforte, Variazioni Diabelli, Ultimi Quartetti; Evoluzione nella continuità della musica di Beethoven: compresenza di salti stilistici e di costanti correnti sotterranee; Sintonia tra svolte stilistiche e svolte esistenziali, tra tecnica ed espressività nella musica di Beethoven. Beethoven e l'evoluzione futura della musica) Rossini: trionfo, oblio, rinascita (Problemi e difficoltà da affrontare nel delineare il profilo di un Rossini rivisitato; Vicenda umana e artistica: vita, carriera, successi, rinuncia e malattia; Carattere e tendenze di fondo. Il suo modo di comporre; La multisfaccettata drammaturgia musicale di un uomo e di un artista sospesi tra Settecento e Ottocento; Periodo veneziano con puntate a Milano (1810-1814). Primi capolavori sulla scia del passato settecentesco; Primo periodo napoletano e lenta ricerca di nuovi modelli d'opera (1815-1817); Vacanze romane e una puntata a Milano (1816-1817). L'apoteosi di modelli del passato: Barbiere, Cenerentola e Gazza ladra; Sperimentazioni a Napoli (1817-1822). Congedo dall'Italia (Semiramide, 1823); Verso modelli di perfezione ideale: le opere del periodo francese (1824-1829); L'altro Rossini. La musica sacra; Il cigno di Pesaro co-protagonista de "L'Età di Beethoven e di Rossini") Schubert, un "viandante" tra dilacerazioni ed esaltazioni romantiche (Schubert nella Vienna della Restaurazione. La vita, gli amici e le "Schubertiadi"; Il "veggente" e il suo viaggio iniziatico. Un ritratto interiore di Schubert. La svolta degli anni 1822-1824; Lirismo, "drammaturgia musicale", forme e generi musicali praticati dal "viandante" nel suo viaggio iniziatico; Opere liriche, messe, Oratorio Lazarus e musica corale; Lieder e cicli di lieder: natura, contenuti e significato in particolare dei grandi cicli; La musica strumentale: "Hausmüsik", composizioni sperimentali e d'occasione. Primi capolavori; Musica e trance, parafrasi e iterazione/intensificazione dei motivi nei capolavori strumentali degli ultimi anni. Schubert e Rossini; I grandi capolavori di musica da camera della maturità; Ultimi capolavori per pianoforte a due e quattro mani; Ultime due sinfonie: l'Incompiuta e La Grande) Schubert e Beethoven. Schubert musicista romantico Sezione II. L'epoca romantica. La musica in Italia, Germania e Francia Premessa. Dalla Restaurazione al romanticismo: conservazione o progresso? Romanticismo e romanticismi Parte III. Romanticismo italico Introduzione. L'opera italiana da Rossini a Bellini e Donizetti. Problemi e prospettive Vincenzo Bellini: la dea fortuna e la sua benda (Il rapporto tra individuo e comunità snodo centrale della drammaturgia belliniana; Dramma, "epos interiore", vocalità e orchestra in Bellini. La "cantilena" belliniana; Bellini e la "Tiche"; Tirocinio e primi saggi operistici. Adelson e Salvini e Bianca e Fernando (o Gernando); Prime affermazioni autorevoli di una concezione classico-romantica del melodramma: Pirata e Straniera; Un fiasco e un successo pieno: Zaira e Capuleti e Montecchi. Ampliamento dell'intreccio narrativo e della paletta espressiva; Annus mirabilis (1831). Capolavori anche con la fretta: Sonnambula e Norma; Lunghe pause e sperimentazione di nuove vie: Beatrice di Tenda; Ritorno alla prassi consolidata ma con opulenza: Puritani; Bellini e il rapporto musica-testo nell'opera lirica. Bellini e Donizetti) Donizetti: uno stile in transizione nell'opera romantica italiana (Un musicista romantico italiano tra erranza, restanza e spaesamento. Un epilogo tragico; Donizetti tra mestiere, routine e grande teatro musicale; Una svolta di qualità: Anna Bolena e Elisir d'amore; Capolavori innovativi di un grande musicista in cammino: Lucrezia Borgia e Maria Stuarda; Un apice assoluto dell'opera romantica italiana: Lucia di Lammermoor; Piena maturità di un grande musicista e drammaturgo: Roberto Devereux e Poliuto; Donizetti nella capitale culturale e musicale dell'Ottocento: La fille du régiment e La Favorite; Ritorno al passato, proiezione al futuro e distanziazione estetica: Don Pasquale; Donizetti musicista sovranazionale: Maria di Rohan a Vienna, Dom Sébastien a Parigi, Caterina Cornaro a Napoli; Uno stile in transizione in un'età dell'innocenza. Donizetti, Meyerbeer e la generazione romantica) Parte IV. Il Romanticismo tedesco Introduzione. La musica tedesca dopo Beethoven. Luci e ombre Mendelssohn: musica ed etica borghese (Un gran signore e le sue emozioni; "Das problem Mendelssohn". Romanticismo o classicismo?; Un compositore "tedesco" di raffinata cultura tra ebraismo e luteranesimo; Le tendenze artistiche del compositore versus la missione dell'intellettuale impegnato; Ricerche e scelte antiquarie, kitsch religioso e anglomania in Mendelssohn; Le opere di Mendelssohn in consonanza con il suo tempo e il suo ruolo socio-culturale: Quartetti, Sonate, Oratori Paulus e Elias; Opere personali con qualche componente dell'intellettuale impegnato: Sinfonie "Riforma", "Lobgesang", "Scozzese"; Opere personali e pienamente riuscite: Ouvertures, Sinfonia italiana, Concerti per pianoforte e violino, Romanze senza parole; Mendelssohn dopo Mendelssohn) Schumann: genio e follia, esaltazione e filisteismo ("Das problem Schumann". Necessità di liberare il suo ritratto dalle incrostazioni del tempo per valutarne l'autenticità; Una vita tra slanci e cadute. Opere e loro periodizzazione; Ossessione della follia, il rumore di fondo di una vita; Follia, intimismo, musica esoterica e loro intrecci. Nuove chiavi di lettura; Schumann critico musicale; La musica per pianoforte solo; Prime forme di "apertura" al pubblico: lieder e altra musica vocale; Musica orchestrale e da camera. Il superamento delle tendenze esoteriche e del solipsismo; Schumann sempre più lontano dal solipsismo romantico: le musiche per le Scene dal Faust di Goethe e l'opera lirica Genoveva; Follia e musica nelle ultime opere. Il ritorno al solipsismo; Validità dello Schumann sbagliato) Parte V. Romanticismo e cosmopolitismo in Francia Introduzione. Romanticismo senza frontiere nella Parigi di Meyerbeer, Berlioz, Liszt e Chopin Chopin, il poeta del pianoforte, aristocratico e "morbide (Un oriundo franco-polacco a Parigi; Una vita vissuta "attraverso" il pianoforte; Componenti dello stile di Chopin. La particolare natura della "variazione" nelle raccolte pianistiche del musicista; Composizioni con orchestra e con violoncello; Polonia mitica e fuori dal tempo: Polacche, Valzer, Mazurche, Ballate; Raffinata pedagogia e squisita poesia nei salotti aristocratici parigini: Notturni, Scherzi, Studi, Preludi; Omaggio alla classicità e suo superamento nelle Sonate. Gli Improvvisi come paradigma compositivo di Chopin; Le tarde meditazioni alla tastiera di Chopin e altre opere di fine cicli; La struttura della musica di Chopin e il suo ascolto; Dolore e grandezza di Chopin. Chopin e il suo corpo; Il passaggio dal romanticismo al tardoromanticismo nella Parigi di Meyerbeer, Berlioz, Liszt e Chopin). |