Il Caffè Alzheimer, ideato dal dottor Bere Miesen (psicologo clinico olandese del Centro Marienhaven), viene annoverato tra gli interventi di tipo psicosociale. Il primo Caffè Alzheimer nacque a Leiden il 15 settembre 1997 all'interno della sala conferenze dell'Università. Da allora tale esperienza si è sviluppata a macchia d'olio: ad oggi, nei Paesi Bassi ne esistono più di 60 e ne sono nati moltissimi anche nel Regno Unito, in Italia, in Grecia, in Australia e negli Stati Uniti d'America. Rivolto principalmente a coloro che affrontano le fasi iniziali della malattia, il Caffè Alzheimer può essere definito come un luogo sicuro dove poter respirare un'atmosfera accogliente e rilassata, nel quale i partecipanti, caregiver e i propri congiunti malati, possano esprimere sé stessi, essere ascoltati e trovare conforto nella loro lotta contro l'isolamento e la solitudine. In questo manuale pratico-operativo troverete metodologie e attività da adottare per strutturare le attività dei Caffè Alzheimer, interventi non farmacologici per le persone affette da demenza, metodologie di coinvolgimento e informazione/formazione dei caregiver, formazione e crescita dei volontari, tutte risorse preziose da impiegare. Ancora, qui sono descritti la valutazione neuropsicologica dei partecipanti e dei familiari (iniziale e periodica), le attività occupazionali e cognitive, i trattamenti di gruppo e individuali, gli aspetti economici e di finanziamento.
Maggiori Informazioni
Autore
Boffelli Stefano; Stefano Montalti;Trabucchi Marco
Editore
Maggioli Editore
Anno
2024
Tipologia
Libro
Collana
Lavoro di cura e di comunità
Lingua
Italiano
Indice
1. Caffè Alzheimer nella rete formale e informale di cura delle demenze • La rete dei servizi dedicata alla demenza in Italia • Il modello teorico: il Caffè Alzheimer secondo Bere Miesen • Orientamenti per l'organizzazione e gestione di un Caffè Alzheimer • Risultati dell'attività dei Caffè Alzheimer di AIP. La risposta alla pandemia • Approfondimento. Il Caffè Alzheimer Diffuso: il primo progetto di rete italiano per i Caffè Alzheimer 2. Le terapie non farmacologiche per il disturbo neurocognitivo: le attività rivolte ai pazienti • Convivialità: è sufficiente? • Le attività: gli interventi non farmacologici • Quando la persona con demenza presenta un grado di compromissione cognitiva moderato • Setting • Operatori e volontari: quale formazione? 3. Gli interventi a supporto dei caregiver • Chi è il caregiver? • Perché prendersi cura dei caregiver? • Quali attività per il caregiver? • Le attività sul territorio 4. La formazione del personale e dei volontari • Introduzione e obbiettivi • Strumenti di lavoro • Gli interventi • Engagement. L'albo del volontariato per i Caffè Alzheimer (CA) • Le esperienze con i volontari 5. Qualche riflessione sui Caffè Alzheimer e su dove si trovano • Metodologia e strumenti • La mappa (provvisoria) dei Caffè Alzheimer in Italia • Riflessioni su localizzazione, pubblico, ruoli e sviluppo dei Caffè Alzheimer