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Harrison. Principi di Medicina Interna 20/ed. Con e-book

ISBN/EAN
9788808820372
Editore
Ambrosiana / CEA
Formato
Prodotto in più parti di diverso formato
Anno
2021
Edizione
20
Pagine
4200

Disponibile

342,00 €
380,70 €

La pratica della medicina, elemento fondante della professione medica, è profondamente cambiata dall’uscita della prima edi-zione dell’Harrison, nel 1950. Sino allora, essa aveva assunto una connotazione largamente “generalista”, nel significato più ampio e positivo del termine, in linea con le conoscenze scientifiche e il quadro epidemiologico-sanitario dell’epoca. Da quegli anni, un for-midabile progresso scientifico e tecnologico ha interessato tutti gli ambiti della medicina, generando una mole straordinaria di dati e di informazioni scientifiche, e contribuendo in modo determinante a migliorare definizione, diagnosi, trattamento e prevenzione delle malattie.
Questo ha fatto sì che dalla Medicina interna, la disciplina medica clinica presente in Italia sin dal 1887 con la Società Italiana di Medicina Interna (SIMI), gemmassero le diverse specializzazioni mediche. In questo contesto storico, sociale e culturale, è nato nel 1978, sul modello del National Health Service britannico, il nostro Servizio Sanitario Nazionale (SSN), un sistema che ancora oggi spicca in Europa e nel mondo per il suo carattere universalistico. Un sistema sanitario però sin dagli inizi incentrato su professionisti che dessero una risposta alla diagnosi e alla terapia delle singole patologie del paziente, dimenticando tuttavia il paziente nella sua interezza e il suo bisogno di cura globale.
Col passare degli anni, lo specialista d’organo sostituiva l’internista come perno del modello organizzativo, e negli ospedali per acuti le Cliniche mediche veniva-no derubricate a reparti di Medicina generale di degenza “ordinaria” e depotenziate negli organici medici e infermieristici, per lasciare il posto ad ampi reparti specialistici. Questo sistema negli anni suc-cessivi ha ben presto mostrato crepe e pericolose derive. Il continuo ricorso a visite specialistiche e ultraspecialistiche alla ricerca di una diagnosi o di una terapia risolutiva ha spesso causato inefficacia degli interventi diagnostico-terapeutici, ritardo nelle diagnosi, e generato soprattutto la multiprescrizione farmacologica da parte di schiere di specialisti, di per sé foriera di maggior spesa sanitaria, ospedalizzazioni e mortalità. Inoltre, si è alimentato un crescente convincimento che la più fine conoscenza dei meccanismi delle malattie, l’identificazione più accurata e puntiforme di proteine e geni difettivi, il loro targeting con farmaci mirati e intelligenti, o la loro manipolazione, potessero essere sufficienti a curare il paziente, superando anche le più legittime riserve etico-morali.
Oggi, con un quadro epidemiologico profondamente mutato rispetto agli anni ’80, trasformato dalla crescita lineare delle patologie croniche non-trasmissibili, cardiovascolari, metaboliche, oncologiche, dalla recru-descenza delle patologie infettive emergenti in un contesto di globa-lizzazione (per es. la pandemia di Covid-19), dalla multimorbidità che affligge una popolazione sempre più anziana e fragile che non trova risposte in una sanità del territorio e ospedaliera non integrate o disallineate, il SSN mostra ancora di più tutte le sue inadeguatezze. In questo contesto, è innanzitutto necessario mettere al centro i due attori unici e insostituibili, il paziente e il medico. Per il primo, non bisogna ancora una volta perdere di vista l’importanza dello stato di salute, di buona salute, e il benessere complessivo della persona. Per il secondo, occorre ricordare che abbiamo soprattutto bisogno di un medico che per inclinazione, formazione, visione olistica e competenze multispecialistiche sia anche in grado di com-prendere i bisogni del suo paziente, di ascoltare, di comunicare, di visitare, di cogliere l’insieme e non solo le sue parti, di accompa-gnarlo lungo tutto il suo percorso di malattia. Queste considerazioni dovrebbero portare anche a una riflessione critica sul core curri-culum dello studente in medicina e dello specializzando, tuttora improntato per il primo a eccessivo nozionismo e scarsa attenzione alle skills pratiche, e per il secondo alla mancanza di una comune preparazione internistica alla base di tutte le specialità mediche. L’Harrison, il trattato di Medicina interna che dalla metà del secolo scorso accompagna in tutto il mondo i medici nel loro per-corso formativo, è divenuto dal 1967 con la sua versione italiana un punto di riferimento imprescindibile anche per generazioni di studenti, specializzandi e medici italiani.
Continuando quindi in una consolidata consuetudine, la SIMI ha collaborato fattivamente alla realizzazione della 20a edizione italiana dell’Harrison – Principi di Medicina interna attraverso il coinvolgimento di alcuni suoi soci nel lavoro, sicuramente non semplice, di traduzione e revisione.Nell’Harrison ritroviamo riferimenti ai principi fondanti della Medicina interna, gli stessi che nella prima metà del XX secolo, nelle grandi cliniche universitarie italiane, i nostri maestri già insegnava-no ai medici, e cioè che il paziente non è una semplice collezione di sintomi, segni, funzioni alterate o singole malattie d’organo, ma è un unicum, un essere umano con cui è necessario stabilire un rap-porto empatico e fiduciario, rapporto alla base del successo di qua-lunque atto terapeutico. Riconosciamo nell’Harrison anche la nuova attenzione a temi di assoluta rilevanza, quali la promozione di una buona salute, la sicurezza e la qualità dell’assistenza sanitaria, le questioni etiche in medicina clinica, l’assistenza ai malati terminali, o l’effetto della globalizzazione sulle malattie infettive emergenti.Apprezziamo soprattutto l’amplissima trattatistica, aggiornata e di pregevole qualità, nelle sezioni dedicate alle diverse aree della medicina clinica. Analogamente alla precedente, anche questa edizione italiana è caratterizzata da un progetto grafico molto chiaro ed equilibrato che ne facilita la consultazione e la lettura.Auguro a tutti una buona lettura con la speranza che il grande impegno profuso da autori ed editor dei testi originali, revisori e tra-duttori italiani possa contribuire a fornire agli studenti in Medicina, agli specializzandi e ai medici tutti un sicuro riferimento e valido compendio alla loro quotidiana attività.Prof. Antonello PietrangeloPresidente SIMI

Maggiori Informazioni

Autore Jameson J. Larry; Fauci Anthony S.; Hauser Stephen L.; Kasper Dennis L.; Longo Dan L.; Loscalzo Joseph
Editore Ambrosiana / CEA
Anno 2021
Tipologia Libro
Lingua Italiano
Larghezza 0
Stato editoriale In Commercio
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