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Gli inizi di Roma capitale

ISBN/EAN
9788833922232
Editore
Bollati Boringhieri
Collana
Temi
Formato
Libro in brossura
Anno
2011
Edizione
10
Pagine
XXII-234

Disponibile

18,00 €
Di fronte agli attuali tentativi di cancellare dalla memoria pubblica il Risorgimento e i suoi valori e di indebolire l'unità nazionale, appare opportuno riproporre due saggi, usciti su riviste mezzo secolo fa e mai ripubblicati, sul compimento dell'unificazione territoriale, che comportò la fine del potere temporale dei papi e il trasporto della capitale da Firenze a Roma. Non fu facile alla "città eterna", che rimaneva anche capitale della cattolicità, definire il suo nuovo ruolo di capitale di uno Stato moderno, liberale e laico, in cui oltre tutto sussistevano forti differenze regionali. E non fu neppure facile per l'Italia accettare una capitale che era allo stesso tempo ineluttabile e ingombrante. Su questi aspetti si concentra questa ricerca minuta e ravvicinata che analizza, soprattutto dal punto di vista elettorale e fiscale, i problemi derivanti da un lato dalla rapida estensione al Lazio dell'ordinamento amministrativo e della legislazione italiani, dall'altro dal fatto che il governo aveva in qualche modo paura della sua stessa audacia. Queste difficoltà e ambiguità non sono mai state completamente superate: esse, suggerisce l'autore, sono causa ancora oggi dell'"odi et amo" di molti italiani nei riguardi di Roma.

Maggiori Informazioni

Autore Pavone Claudio
Editore Bollati Boringhieri
Anno 2011
Tipologia Libro
Collana Temi
Num. Collana 203
Lingua Italiano
Larghezza 0
Stato editoriale In Commercio