Giustizia e bellezza

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        - ISBN/EAN
- 9788833917603
- Editore
- Bollati Boringhieri
- Collana
- Incipit
- Formato
- Libro in brossura
- Anno
- 2007
- Pagine
- 115
Disponibile
                
                    
                        13,00 €                    
                
                
                
            
            
            
        
    Fra gli studi sulla crisi della modernità, questo saggio si inserisce con forza da una prospettiva inattesa. I nostri antenati greci avevano un sistema di valori indivisibile, fatto di giustizia e bellezza. La bellezza, raccolgliendo approvazioni indiscutibili, aiutava ad assicurare un consenso anche alla morale. Una relazione armonica tra bellezza e giustizia sopravviveva nel Rinascimento, insieme a un rapporto tra piazza e palazzo. Ma il protestantesimo e la modernizzazione spaccano questa unione, in nome di una giustizia ascetica e della funzionalità. Il bello, non essendo direttamente utile, si incammina in direzione del passatempo e dell'investimento. Intanto, privatizzazione e razionalizzazione della vita eliminano la piazza, dove si godeva la bellezza gratuitamente e insieme. L'arte si fa specialistica e la massa si abitua alla bruttezza come condizione normale. Ma il cinismo verso i valori della giustizia, che la società di oggi si rimprovera, potrebbe derivare anche dall'aver eliminato quelli della bellezza, da cui la loro radice è inseparabile. 
        Maggiori Informazioni
| Autore | Zoja Luigi | 
|---|---|
| Editore | Bollati Boringhieri | 
| Anno | 2007 | 
| Tipologia | Libro | 
| Collana | Incipit | 
| Num. Collana | 19 | 
| Lingua | Italiano | 
| Larghezza | 0 | 
| Stato editoriale | In Commercio | 
        Questo libro è anche in:
        
    
