Giuseppe Dossetti. Un innovatore nella Democrazia Cristiana del dopoguerra

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- ISBN/EAN
- 9788833925196
- Editore
- Bollati Boringhieri
- Collana
- Saggi.Storia, filosofia e scienze sociali
- Formato
- Libro in brossura
- Anno
- 2014
- Pagine
- 351
Disponibile
23,00 €
"Se Dossetti avesse continuato a fare politica, la DC si sarebbe spezzata". È l'explicit lapidario che Gianni Baget Bozzo appose nel 1977 a una storia iniziata quattro decenni prima e conclusa da tempo. Quando venivano scritte queste parole, Giuseppe Dossetti era ormai un monaco di sessantaquattro anni votato allo studio e alla preghiera. Ma nell'immediato dopoguerra, da laico, fu il protagonista di una stagione di rinnovamento che coinvolse le forze più vive del cattolicesimo politico italiano e il partito in cui cercarono rappresentanza. Sembrava che di quel tentativo si conoscesse ogni singola mossa, ogni retroscena. Non è così. Lo si scopre nel saggio di Fernando Bruno, che ha il merito di guardare all'intera vicenda da un punto di osservazione finora non abbastanza messo a profitto: la rivista "Cronache Sociali" (1947-51), organo politico quindicinale del gruppo dossettiano, ossia della sinistra democristiana nella sua espressione più alta e sognoficativa. Gli articoli di Dossetti, Lazzati, La Pira, Caffè, le grandi inchieste, l'osservatorio interno e internazionale erano modelli di un giornalismo civile, colto e incalzante, dove veniva allo scoperto l'alternativa alla leadership di De Gasperi. Al tatticismo degasperiano risucchiato nella "manovra governativa" e nel "patteggiamento di gabinetto", e sospinto a destra, Dossetti contrappose un'azione "formativa e suscitatrice, in strati sempre più vasti, di uno slancio collettivo vitale".
Maggiori Informazioni
| Autore | Bruno Fernando |
|---|---|
| Editore | Bollati Boringhieri |
| Anno | 2014 |
| Tipologia | Libro |
| Collana | Saggi.Storia, filosofia e scienze sociali |
| Lingua | Italiano |
| Larghezza | 0 |
| Stato editoriale | In Commercio |
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