Frammenti di memoria. Un cadetto dell'Accademia di polizia ricorda mezzo secolo dopo

Fui particolarmente colpito da ciò che lessi all’ingresso dell’Accademia, una frase scritta che così recitava: Per il bene della Patria educo i suoi figli migliori. … avevamo anche appreso, nel lungo periodo di studio e di formazione, la bellezza e la responsabilità dell’arte del comando, che sta anche nel saper guidare senza forzare, correggere senza offendere e soccorrere senza umiliare: si può ben comandare solo se si è saputo ben ubbidire… … Ho voluto scrivere questi frammenti di memoria per fermare nel tempo e recuperare sensazioni, emozioni, entusiasmi e pure delusioni vissute in quel periodo della mia giovinezza perché il tempo segna le cose, ma le cose senza radici si annullano nel tempo. … Sono entrato da ragazzo in Accademia e ne sono uscito uomo educato all’onestà morale e alla disciplina, avendo appreso anche la bellezza della responsabilità dell’arte del comando, che passa attraverso l’obbedienza ai dettami della legge perché obbedire alla legge ci rende liberi.