Fondamenti per la gestione e valutazione dei patrimoni ecclesiastici

- ISBN/EAN
- 9788892143104
- Editore
- Giappichelli
- Formato
- Libro in brossura
- Anno
- 2022
- Pagine
- 208
Disponibile
Alla domanda su cosa abbia più valore sul mercato in questo momento, mol-
ti esperti risponderebbero: la conoscenza, l’informazione.
L’economia, soprattutto a fronte dei grandi cambiamenti tecnologici che
rapidamente si susseguono, è indirizzata verso una crescente iterazione di ri-
sorse cosiddetta iper-compressa, e in tempi sempre più rapidi.
Il presente volume si è concentra sull’analisi dell’interazione di risorse
definite con sempre maggior incidenza da elementi che sono intangibili
(intangible assets): il marchio, il know-how, le opere dell’ingegno ed i bre-
vetti etc.
Questa peculiare declinazione del fenomeno della globalizzazione ha espo-
nenzialmente accresciuto l’interdipendenza sistemica, per cui nel presente la-
voro si sottolinea che valorizzare gli intangibles delle aziende significa com-
prendere adeguatamente il contesto dinamico in cui esse si pongono e – nel-
l’era della digitalizzazione – detto contesto è globale.
Il contesto cioè di un mercato senza confini e player privati (imprese) senza
territorio di riferimento. Per inciso il già citato fenomeno dell’interazione “iper-
compressa” a livello macro-economico ha prodotto effetti tali da sconvolgere
gli assetti globali.
La crescita esponenziale del grado di interdipendenza sistemica dei diversi
Paesi, che si ritiene abbia favorito attraverso gli scambi e la specializzazione
produttiva la crescita dell’economia mondiale, ha anche mostrato l’emergere
di squilibri economici, finanziari, sociali ed ambientali: da questo punto di vi-
sta risulta essere costituito dal fenomeno della globalizzazione – favorito dal-
l’innovazione tecnologica – il filo conduttore nelle tre grandi crisi dell’inizio
del nuovo millennio (quella definita finanziaria del 2008, quella pandemica dal
2020 e la drammatica crisi bellica che stiamo attraversando).
Il tema rimane quello della governance di fenomeni tanto più complessi an-
che per il fatto che stiamo assistendo ad una competizione, in una dinamica in
buona parte inesplorata, di mercato tra le imprese che induce la rapida sele-
zione delle più efficienti soluzioni per lo sviluppo e l’affermazione commercia-
le di nuovi prodotti e servizi, che più profondamente riescono a sfruttare i
potenziale economico delle nuove tecnologie, a cominciare da quelle correlate
all’intelligenza artificiale.
Come ovvio, la creazione della norma positiva è in qualche modo una
forma di cristallizzazione della fattispecie sottostante che sempre sconta il
rischio di risultare desueta anche e proprio in relazione ai rapidi mutamenti
accennati.
A questo si aggiunga che il diritto canonico riferendosi ad un ordinamento
che è quello della Chiesa, un ordinamento quindi dalle peculiarissime natura e
finalità, non disciplina le tematiche economico-finanziarie la cui regolamenta-
zione per buona parte avviene attraverso l’importazione di norme statuali, la
cd. canonizzazione delle norme.
La disciplina del diritto comparato ha certamente chiarito come questa
funzione che definirei di trasposizione normativa non costituisce una funzione
per così dire neutra poiché la regolamentazione originariamente posta risulta
efficace in un contesto tutt’affatto diverso in cui i soggetti stessi vengono con-
siderati su presupposti e finalità cui solo l’ordinamento della Chiesa può rico-
noscere nella reale compiutezza.
A mio parere il merito del presente lavoro è senza dubbio quello di aver
posto la normativa economico-finanziaria sotto la lente dei principi dalla nor-
ma canonica ponendo le basi dottrinali relative alla chiave ermeneutica da
adottarsi, in un crinale obliquo in cui la stessa semantica (si pensi al concetto
di mercato, profitto, ma anche a quello di contratto stesso) si riferisce a fatti-
specie dagli effetti diversi in dipendenza del contesto.
La delicata dinamica che si genera nel dialogo tra il sistema giuridico cano-
nico e i sistemi giuridici di matrice statuale promana proprio, come analizzato
nel presente lavoro che si occupa di amministrazione e gestione dei beni eccle-
siastici, dall’analisi semantica – intesa come analisi del significato – dei termini
basici quali quelli di bene (bonum) economico e di amministrazione. Diverso
significato essi assumono se intesi dalla prospettiva per cui «il cristiano, dun-
que è chiamato a diventare economo, amministratore della multiforme grazia
che si esprime anche mediante i carismi, ed è chiamato a metterla in circolo a
beneficio di tutti. Ciascun dono è un profondersi dello smisurato patrimonio
di grazia da parte di Dio, ciascun membro della comunità, quindi, ricco di tale
dono è membro attivo e corresponsabile della vita comunitaria, sapendo che
ciò che ha a disposizione non è suo, ma un dono da custodire, da far fruttifica-
re con l’unico obiettivo: il bene comune ...» 
Maggiori Informazioni
| Autore | Dri Alessandro | 
|---|---|
| Editore | Giappichelli | 
| Anno | 2022 | 
| Tipologia | Libro | 
| Lingua | Italiano | 
| Larghezza | 0 | 
| Stato editoriale | In Commercio | 
