Filosofia del tatuaggio. Il corpo tra autenticità e contaminazione

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        - ISBN/EAN
- 9788833941974
- Editore
- Bollati Boringhieri
- Collana
- Temi
- Formato
- Libro in brossura
- Anno
- 2023
- Pagine
- 128
Disponibile
                
                    
                        14,00 €                    
                
                
                
            
            
            
        
    Il tatuaggio non è stato, fino a oggi, oggetto di indagine filosofica. In quei segni indelebili sulla pelle, nati in contesti marginali e spesso polemici nei confronti dell'ordine sociale, i filosofi - fatti salvi alcuni sporadici cenni che hanno intercettato il tattoo per lo più all'interno di considerazioni estetiche - non hanno visto un'istanza di interesse generale. Così, mentre incuriosiva l'antropologia e la sociologia, il tatuaggio lasciava indifferente la filosofia. Incapace di scorgervi una lente privilegiata per indagare l'identità, il senso di appartenenza, e - soprattutto - la dialettica tra individuo e comunità. La scommessa che ci propone Federico Vercellone è proprio questa: utilizzare l'enorme diffusione del tatuaggio per interrogare alcune macroscopiche specificità del tempo presente. E anzitutto il fondamentale equivoco che, secondo l'autore, proprio tale diffusione racconta: quello tra autenticità e verità. Quest'ultima è per definizione universale: è impersonale e condivisa, e spesso richiede compromessi e negoziazioni. L'autenticità, invece, è espressione personale: affermazione unica, inconfondibile (e soggettiva per eccellenza) di un ipotetico «vero sé». Attraverso simboli innestati sul corpo, allora, la soggettività diviene, per ciascuno, verità: e anzi la propria verità, incarnata. Il tatuaggio, insomma, testimonia di uno slittamento cruciale. Persa l'ambizione democratica e universalista (espressa tra le altre cose dall'ideale classico del corpo nudo, in cui ciascun individuo può idealmente riconoscersi), la cultura occidentale si rivolge alla nostalgia verso le radici: comunità circoscritte, affini, suscettibili di accogliere le nostre specifiche unicità. Gruppi «autentici», forse. Ma anche polarizzati, arroccati, privi di criteri condivisi per leggere il mondo. Comprendere questo slittamento è fondamentale. Per cogliere non soltanto i bisogni delle soggettività, ma anche la proliferazione di fenomeni collettivi - come i populismi, le fake news, il complottismo - i cui effetti già sentiamo sulla nostra pelle.
        Maggiori Informazioni
| Autore | Vercellone Federico | 
|---|---|
| Editore | Bollati Boringhieri | 
| Anno | 2023 | 
| Tipologia | Libro | 
| Collana | Temi | 
| Num. Collana | 318 | 
| Lingua | Italiano | 
| Larghezza | 0 | 
| Stato editoriale | In Commercio | 
        Questo libro è anche in:
        
    
