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Femminismo bastardo

ISBN/EAN
9791222310664
Editore
Mimesis
Collana
Selene
Formato
Libro in brossura
Anno
2024
Pagine
222

Disponibile

18,00 €
Attraverso una scrittura "bastarda", che unisce prosa e poesia, manifesto politico e articolo di giornale, María Galindo passa in rassegna le questioni fondamentali del femminismo dalla sua prospettiva anarchica e decoloniale. Secondo l'autrice le donne sudamericane hanno il dovere di riconoscersi come bastarde e di rifiutare il progetto dello stato coloniale del meticciato (mestizaje) che classifica, gerarchizza e tenta di nascondere la "ferita coloniale" che ancora sanguina. Galindo costruisce un archivio delle pratiche di disciplinamento del desiderio erotico disseminate nella cultura ecclesiastica, nelle istituzioni mediche e scolastiche, nel linguaggio politico e nella cultura popolare, sia quella folklorico-indigenista sia quella imperialista-spagnola-gringa. Con Mujeres Creando, il movimento femminista di guerriglia urbana non violenta da lei fondato, sviluppa un diagramma di pratiche di ribellione alla violenza che lei stessa chiama "depatriarcalizzazione". In quest'ottica, il femminismo bastardo è un modo per posizionarsi - come fanno le riflessioni decoloniali - fuori da qualsiasi binarismo, sia quello di genere, quello tra Stato e popolazione indigena o quello tra vittima e carnefice. Prefazione di Paul Preciado.

Maggiori Informazioni

Autore Galindo María;Granelli R.
Editore Mimesis
Anno 2024
Tipologia Libro
Collana Selene
Num. Collana 5
Lingua Italiano
Larghezza 0
Stato editoriale In Commercio
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