Eduardo E Pirandello. Una Questione «familiare» Nella Drammaturgia Italiana

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- ISBN/EAN
- 9788843073962
- Editore
- Carocci
- Collana
- Lingue e letterature carocci
- Formato
- Brossura
- Anno
- 2014
- Pagine
- 112
Disponibile
13,00 €
Sul discrimine pericoloso, rappresentato dal teatro come pratica, si gioca questa monografia che legge Eduardo De Filippo – in occasione del trentennale della morte – in filigrana, attraverso l’esempio pirandelliano. Inopinatamente, tuttavia, si potrebbe dire anche il contrario: come non sia possibile leggere, in molti casi, Pirandello, se non a posteriori e, in particolare, attraverso l’esempio di Eduardo. La genealogia Pirandello-Eduardo, familiare nel senso anche di “consuetudinaria” (con tutti i rischi connessi a una lettura “pigra” di ciò che sembra costantemente, nonché grossolanamente, sotto i nostri occhi), si muove spesso sul terreno insidioso e affascinante di un altrove non precisato, basandosi sulle ragioni della morte più che su quelle della vita. La morte che interviene come campitura privilegiata dell’ultimo discorso di Eduardo: il discorso sul «gelo» di quelle «abitudini teatrali» inscritte dentro il blasone della tradizione italiana e, in particolare, dentro la «crudeltà» del costume attoriale del maggiore dei De Filippo.
Maggiori Informazioni
Autore | Tomasello Dario |
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Editore | Carocci |
Anno | 2014 |
Tipologia | Libro |
Collana | Lingue e letterature carocci |
Lingua | Italiano |
Indice | Premessa 1. Lo spirito e la lettera del teatro. Note ulteriori sul disagio pirandelliano 2. Sulla “pornografia” pirandelliana e sull’“antipornografia” eduardiana 3. Pazzi a regime e pazzi di regime. Eduardo tra Scarpetta e Pirandello 4. Illusionisti e cerretani. Sik-Sik, Cotrone e Marvuglia 5. L’ultimo discorso di Eduardo, il «gelo» e la febbre pirandelliana Bibliografia |
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