Edoardo Weiss a Trieste con Freud - Alle origini della psicoanalisi italiana [Corsa - Alpes]
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- ISBN/EAN
- 9788865311509
- Editore
- Alpes Italia
- Collana
- Territori della Psiche
- Formato
- Brossura
- Anno
- 2013
- Pagine
- 217
Disponibile
22,00 €
Questo libro racconta gli anni triestini di Edoardo Weiss, il fondatore della psicoanalisi italiana. È un periodo in cui le vicende private e professionali del protagonista si intrecciano con una fase di straordinari sovvertimenti storici. Terminata la sua formazione medica all’università di Vienna e diventato psicoanalista sotto la guida di Sigmund Freud e di Paul Federn, alla fine della Grande Guerra il giovane Weiss rientra a Trieste, dove viene subito assunto come “medico secondario” nel locale frenocomio. Vi lavorerà per circa un decennio, lasciando ampie testimonianze della sua attività clinica. Nel contempo, Weiss si dedica ad introdurre la novella scienza psicoanalitica nel contesto cittadino, operando in stretto contatto epistolare con Freud e con Federn. Tuttavia, l’euforia psicoanalitica che infiamma gli animi degli intellettuali riuniti nei caffè non cattura l’enclave medica e psichiatrica locale, e l’iniziale apostolato si scontra con ostacoli e incontra cocenti delusioni. L’autrice si è avventurata in una lunga e appassionata ricerca di documenti inediti d’archivio e delle cartelle psichiatriche originali, che l’ha condotta a esplorare zone buie e sfocate della biografia weissiana e di quell’epoca tanto travagliata. Spiccano le vicende emblematiche di due artisti triestini, il grande pittore ebreo Arturo Nathan, paziente “eccellente” di Edoardo Weiss, e lo sloveno Vladimir Bartol, letterato di fama e, a sua volta, psicoanalista. La disamina degli archivi manicomiali ha infine consentito di rintracciare la cartella di Bruno Veneziani, lo sfortunato cognato di Italo Svevo. Questo libro parla di un giovane uomo e del suo tenace sforzo di battersi per un’idea. Di un uomo a tratti fragile e sofferente, ma capace di creare futuro.
Maggiori Informazioni
| Autore | Corsa Rita |
|---|---|
| Editore | Alpes Italia |
| Anno | 2013 |
| Tipologia | Libro |
| Collana | Territori della Psiche |
| Lingua | Italiano |
| Indice | Parte I - L'età del disinganno 1. Il dopoguerra nella città di Edoardo Weiss (Ri/a (.orsa e Pierpaolo Mar/ucci) Dopo la dissoluzione di un epoca....................................... Una citta sull'orlo del mondo.......................................... L Trieste slovena.................................................. L'identità ebraica a Trieste e il movimento irredentista........................ Un "abisso " tra due etnie............................................ Il dopoguerra tra speranza e disinganno................................... 2. Dal Conservatorio dei Poveri al Civico Frenocomio "Andrea di Sergio Galatti" (Rita (orsa)............................. Oltre il Torrente " (f 77 h 1785)....................................... L'episcopio del colle di San (/insto...................................... L'Ordinanza Imperiale del Ì4 maggio tS74............................... Il nuovo frenocomio................................................. Luigi Canestrini, il I direttore.......................................... Il manicomio nel primo mi/e fin io delNovecento............................. Parti- II - Edoardo Wkiss psichiatra a Trieste - Identità divise 3. Il ritorno a Trieste (Rita Corsa)...... Edoardo Weìss studente di medicina a I ienna L'assunzione nel manicomio di irieste...... L'ambiente psichiatrico triestino.......... 4. L'identità psicoanalitica (Ri/a ( una) . Edoardo Weìss "nell'occhio del ciclone"..... Lo studio in via San Lazzaro........... Un caso di ereutofobia................. Un ammalato molto interessante.......... Psichiatri sul divano................... I Congressi di Firenze e di Trieste.......... Ementi di Psicoanalisi"............... 5. Abbandonare Trieste (Rita ( Corsa)..... Le dimissioni dai manicomio............. Una bugia a Freud................. Gli ultimi, tormentati anni triestini......... Parte III - Edoardo Weìss e la Grande Guerra - Cartelle DAL MANICOMIO 105 6. Edoardo Wciss ufficiale medico al fronte. Le nevrosi e le psicosi belliche {Rita Corsa)...................................................... 107 Edoardo Weiss era filoitaliano....................................... ll)7 Il Congresso di Budapest............................................ 110 La psicoanalisi delle nevrosi e delie psicosi di guerra.......................... 114 7. Le cartelle manicomiali di Edoardo Weiss [Rita (orsa)............... 123 Cartelle dal frenocomio (1919/ 192H).................................... 123 Uno scotoma weissiano......................................... 127 Perché non la guerra ?............................................. 128 Gli scritti triestini del 1925 e 1926 ..................................... 131 8. L'ultima cartella dal manicomio - Bruno Veneziani (Rifa (orsa)....... 135 Una diagnosi troppo costosa........................................... 135 Un uomo che vale nulla.............................................. 136 La cartella del frenocomio triestino...................................... 138 Parte IV - Creatività in esilio - Due artisti delia Trieste psicoanautica 147 9. Arturo Nathan - Pittore e paziente eccellente 149 Il porto franco La famiglia Nathan Un duro cammino verso l'arte L'analisicon Edoardo Weiss Arturo Nathan, pittore eccellente L attesa......................................................... 162 10. Vladimir Bartol - Un fantasma di Trieste (I 'Lista Po/q/ast)............. 167 Infanzia e giovinezza a i rieste......................................... 168 Gli studi a ijubljana, la parentesi parigina, la scelta letteraria.................. 176 Gli anni della maturità e il ritovno a Irieste............................... 179 L'opus di Hartol................................................... 181 Alamut...... |
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