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Ecografia e Malattie Infettive del fegato

ISBN/EAN
EDIMESFILICE
Editore
Edimes
Formato
Cartonato
Anno
1997
Pagine
275

Disponibile

49,00 €
Le malattie infettive hanno un ruolo di primo piano nella patologia epatica . Un libro sullo stato dell\'arte in campo infettivologico della metodica diagnostica di immagine più diffusa al mondo , che ha radicalmente modificato l'approccio diagnostico e terapeutico alle malattie del fegato . Un libro che non può mancare nella biblioteca degli specialisti che lavorano in questo ambito ( epatologi, gastroenterologi, infettivologi, internisti, chirurghi ) e nella diagnostica di immagine epatologica ( radiologi, ecografisti ).

Maggiori Informazioni

Autore Filice Carlo; Brunetti Enrico
Editore Edimes
Anno 1997
Lingua Italiano
Indice Capitolo I: Il ruolo della diagnostica ecografica nelle malattie infettive e tropicali del fegato In questo capitolo viene introdotto il tema del libro: il ruolo attuale dell'ecografia nelle malattie infettive del fegato. A un breve accenno all' evoluzione recente della diagnostica per immagini in generale e dell'ecografia in particolare, segue una rapida analisi delle possibilità di impiego degli ultrasouni ( US ) nel campo dell'infettivologia. Parte prima: Lesioni diffuse Capitolo II: Epatiti acute e croniche Vengono descritti l'eziologia, la clinica e l'anatomia patologica delle epatiti infettive, acute e croniche , con le possibilità diagnostiche offerte dagli US, le alterazioni parenchimali epatiche evidenziabili con tale metodica e i reperti accessori a carico delle strutture vicine al fegato. Il capitolo è corredato di tabelle che elencano gli agenti eziologici delle epatiti, le varie forme cliniche di epatite acuta, i possibili quadri ecografici e le loro frequenze di riscontro, lo studio delle caratteristiche della colecisti in corso di epatite acuta, le varie classificazioni istologiche delle epatiti croniche e i segni ecografici di cirrosi epatica. Il capitolo espone in modo completo, ma non dispersivo, tutto ciò che riguarda le possibilità diagnostiche degli US in corso di epatite, accompagnandosi a immagini ecografiche molto chiare ed esplicative. Capitolo III: L'eco-Doppler nelle epatopatie diffuse: l'ipertensione portale Viene trattata la valutazione dell'emodinamica del circolo portale splancnico, in corso di epatopatie diffuse, per mezzo dell'eco-Doppler.
Si fanno dei cenni alla fisiopatologia dell'ipertensione portale, alle possibilità di rilievi quantitativi e semiquantitativi, alle valutazioni in corso di trombosi portale, ai rilievi della direzione del flusso nel sistema venoso portale e dei circoli collaterali porto-sistemici, alla valutazione delle vene sovraepatiche e dell'emodinamica splancnica renale. La misurazione quantitativa del flusso portale, i problemi metodologici e la diagnosi di ipertensione portalevengono trattati con maggior dettaglio.
Viene anche trattate la valutazione degli shunts porto-sistemici chirurgici, le recenti possibilità di impiego dell'eco-Doppler endoscopico e lo studio ecografico del trapianto di fegato. Il capitolo contiene immagini che mostrano le possibilità diagnostiche offerte in questo ambito dall'eco-Doppler. Capitolo IV: L'ecografia come guida alle biopsie nelle parenchimopatie diffuse Vengono descritte le possibilità dell'ecografia nella guida all'esecuzione delle biopsie epatiche percutanee. Vengono esposte (con tabelle molto schematiche e immagini ecografiche raccolte durante gli interventi) le indicazioni e controindicazioni a tale manovra, le tecniche di esecuzione, la evidente utilità della guida ecografica, rispetto alle tecniche tradizionali, in fatto di precisione e sicurezza dell'esecuzione delle biopsie. Capitolo V: Monitoraggio dell'epatopaziente: diagnosi di epatocarcinoma (HCC) In questo capitolo vengono esposte le grandi possibilità offerte dall'US nel controllo del paziente epatopatico e nella diagnosi precoce del carcinoma epatocellulare (HCC). Vengono esposti i dati epidemiologici e fattori di rischio dell'HCC, che dimostrano come sia particolarmente frequente in questo tipo di paziente. Si descrivono gli aspetti clinici dell'HCC, la diagnosi laboratoristica e le varianti anatomo-patologiche. Infine si tratta in modo più specifico delle possibilità degli US, degli aspetti ultrasonografici del carcinoma epatocellulare (illustrati da immagini ecografiche), dell'impiego dell'eco- e color-Doppler e del loro fondamentale contributo diagnostico alla caratterizzazione tissutale della neoplasia. Infine si confrontano l'ultrasonografia e le altre metodiche di "Imaging" nell'identificazione e nella stadiazione dell'HCC. Capitolo VI: Trattamento dell'epatocarcinoma (HCC) mediante terapia ecoguidata con etanolo Viene illustrato il trattamento dell'HCC con l'iniezione ecoguidata di etanolo (PEI, percutaneous ethanol injection) nel contesto della lesione neoplastica. Si descrive l'attrezzatura necessaria all'esecuzione, le tecniche possibili e gli eventuali effetti collaterali e complicanze di ognuna. Infine si tratta della valutazione della risposta terapeutica e delle indicazioni a tale intervento ecoguidato. Parte seconda: Lesioni focali Capitolo VII: Lesioni epatiche benigne a carattere focale: diagnosi differenziale in ambito infettivologico Viene trattata la diagnosi differenziale delle lesioni epatiche focali benigne, mediante l'impiego degli US. Vengono elencate (con tabelle schematiche) e descritte (con immagini US), le varie lesioni di natura liquida e solida, incluse l'iperplasia nodulare focale e la steatosi in corso di AIDS. Capitolo VIII: Ascessi epatici In questo capitolo viene trattato l'argomento degli ascessi epatici, una patologia ancora gravata da un tasso di mortalità piuttosto elevato e in recente aumento numerico, soprattutto in concomitanza con l'epidemia AIDS, con l'impiego diffuso di terapie immunosoppressive e, per quanto riguarda l'amebiasi epatica, con l'aumento dei viaggi in Paesi tropicali. Vengono descritte le varie eziologie, la patogenesi, gli aspetti clinici, le possibilità diagnostiche e, in modo specifico dal punto di vista ecografico, la semeiologia, la diagnosi differenziale e il "follow-up". Capitolo IX: Terapia degli ascessi epatici: Puntura Percutanea Ecoguidata (PPE) In questo capitolo viene descritto il trattamento degli ascessi epatici mediante puntura percutanea ecoguidata (PPE); se ne illustrano le diverse tecniche, con ago guida con catetere o con ago semplice, sia in generale che nei vari tipi di ascessi: batterici amebici e micotici. Il capitolo è corredato di tabelle dove sono esposti i dati microbiologici degli isolati secondo la Letteratura e i dati statistici riguardanti le complicanze post-intervento, oltre a immagini ecografiche esplicative. Capitolo X: Idatidosi epatica: inquadramento clinico e classificazione ecografica In questo capitolo viene trattato l'argomento dell'idatidosi cistica epatica, dal punto di vista della clinica e della diagnosi, in particolare quella ecografica. Vengono descritti in breve il ciclo vitale dell'Echinococcus granulosus e dell'E. multilocularis e le tecniche di diagnosi, e, in modo più specifico, la classificazione ecografica della malattia, la diagnosi ecografica delle complicanze, la valutazione ecografica dell'efficacia del trattamento; inoltre viene accennato all'echinococcosi non addominale valutabile con l'ecografia, all'esame ecografico intraoperatorio. Infine si ricorda l'impiego dell'US nell'idatidosi alveolare. Capitolo XI: Terapia ecoguidata delle cisti idatidee: Puntura, Aspirazione, Introduzione, Riaspirazione (PAIR) Gli Autori sono stati fra i primi al mondo , alla fine degli anni '80 , a utilizzare in modo sistematico la PAIR per il trattamento delle cisti idatidee e hanno pertanto una notevole esperienza ( 231 cisti trattate con questo metodo ) . Questa esperienza , raccolta sia a Pavia che in una zona di altissima endemia in Kenya , viene descritta in modo dettagliato. Una serie di tabelle permette di confrontare indicazioni e controindicazioni, rischi e vantaggi delle opzioni terapeutiche oggi disponibili per il trattamento delle cisti idatidee : intervento chirurgico, trattamento farmacologico e PAIR . Vengono descritti nei dettagli i protocolli utilizzati dagli Autori , sia a Pavia che nei Paesi in via di sviluppo. Infine vengono accennate le prospettive future della PAIR. Viene sottolineato il valore diagnostico oltre che terapeutico della PAIR e la sua grande praticità ed economicità , apprezzabile soprattutto nelle zone di endemia, rispetto sia alla terapia chirurgica che alla sola terapia farmacologica. Queste caratteristiche sono state valutate positivamente anche dall' Organizzazione Mondiale della Sanità, che ha nominato Carlo Filice coordinatore del Network PAIR dell'Informal Working Group on Echinococcosis . Parte terza: Malattie tropicali Capitolo XII: Processi granulomatosi In questo capitolo vengono descritti i quadri ecografici e le possibilità d'impiego degli US della diagnosi delle principali processi granulomatosi epatici, diffusi soprattutto nei Paesi tropicali: TBC, istoplasmosi, sifilide, lebbra. Capitolo XIII: Bilharziosi In questo capitolo si descrivono i diversi tipi di Schistosomiasi (uro-genitale, intestinale, artero-venosa), i relativi reperti anatomo-patologici, le manifestazioni cliniche e la diagnostica ecografica, confrontata con le altre tecniche di "imaging". Capitolo XIV: Ascaridosi e clonorchiasi In questo capitolo si tratta della diagnosi ecografica di due elmintiasi a interessamento epatico: l'ascaridosi e le distomatosi epatiche, in particolare della clonorchiasi. Viene presentata la notevole utilità dell'ecografia per la diagnosi di ascaridosi delle vie biliari, con una ricca documentazione fotografica dall'archivio degli autori Parte quarta: Fegato e grandi sindromi Capitolo XV: Sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS) In questo capitolo si tratta delle patologie a coinvolgimento epatico in corso di malattia da HIV: le affezioni neoplastiche, le patologie infiammatorie o "opportunistiche", le epatopatie diffuse, e il coinvolgimento delle vie biliari e colecisti. Data l'alta frequenza dell'interessamento epatico nei pazienti AIDS, anche per la frequente presenza contemporanea di epatite virale cronica, l'US si propone come mezzo diagnostico molto importante per il monitoraggio di questi malati. Questo capitolo, corredato da numerose immagini , è stato scritto attingendo alla grande esperienza accumulata dagli autori presso la Divisione di Malattie Infettive e Tropicali in questi anni. Capitolo XVI: Febbre di origine sconosciuta (FUO) In questo capitolo viene trattato delle febbri di origine sconosciuta (FUO, fever of unknown origin): vengono presentate la definizione e la classificazione eziologica, anche con una una serie di tabelle. Viene poi descritto nei dettagli ogni gruppo di febbri a seconda dell'eziologia: malattie infettive, patologie neoplastiche, collagenopatie e vasculopatie, altre cause. Vengono trattate le procedure diagnostiche da seguire per l'approfondimento delle cause di FUO; concludono il capitolo le principali tecniche diagnostiche per immagini, utili alla definizione di una FUO, con particolare attenzione all'impiego degli US e alla esperienza della nostra clinica. Parte quinta: Colecisti e vie biliari Capitolo XVII: Patologia infettiva della colecisti e delle vie biliari: ruolo dell'ecografia Vengono descritte le principali patologie infettive della colecisti e delle vie biliari, le tecniche diagnostiche più comuni con prevalente riguardo per l'US, e i quadri clinici ed ecografici più importanti con i criteri di diagnosi differenziale, con le possibilità di ecografia operativa. Appendice: Altre tecniche di Imaging Capitolo XVIII: La radiologia tradizionale, la TC e la RM nella diagnostica delle malattie infettive del fegato Vengono presentate qui le varie tecniche di diagnostica per immagini impiegabili nella definizione delle epatopatie. Vengono analizzate le possibilità della radiologia tradizionale, della TC e della Risonanza Magnetica, con una breve descrizione delle metodiche e dei vari impieghi particolari: i drenaggi biliari, gli ascessi epatici, i processi granulomatosi epatici, l'echinococcosi, le febbri a decorso prolungato, le infezioni non batteriche addominali e la candidosi epatica. Capitolo XIX: Il ruolo della medicina nucleare nella diagnostica delle malattie infettive del fegato In questo capitolo vengono descritte le possibilità offerte dalla medicina nucleare alla diagnosi delle malattie infettive del fegato: la rilevazione dei focolai infettivi, la diagnosi di colecistite acuta, l'impiego nell'AIDS, la valutazione della riserva funzionale epatica in corso di malattie infettive, l'analisi della cinetica del 99m Tc-IDA per valutare le patologie epatocellulari, lo studio recettoriale epatocitario, lo studio del circolo portale e le possibilità di diagnosi del carcinoma epatocellulare.
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