Donne delinquenti. Il genere e la nascita della criminologia

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- ISBN/EAN
- 9788843098279
- Editore
- Carocci
- Collana
- Frecce
- Formato
- Libro in brossura
- Anno
- 2019
- Pagine
- 339
Disponibile
32,00 €
Nel corso dell'Ottocento nacque e si consolidò una nuova forma di conoscenza, la criminologia; al contempo le certezze elaborate dalle scienze medico-antropologiche sulla mente e sul corpo delle donne videro il proprio apogeo e la propria crisi, ed emerse la questione femminile. Il volume indaga le origini della criminologia individuando le modalità con cui essa spiegò la delinquenza di genere e identificando in Quetelet e Lombroso i cardini su cui ruotarono le principali concezioni della criminalità femminile. Più debole in quanto a forza, ma moralmente superiore, la donna di Quetelet pagava uno scarso tributo al delitto, protetta dalla società patriarcale che ne limitava la libertà . Intellettualmente, moralmente e fisicamente inferiore, la donna lombrosiana era il risultato di un adattamento evolutivo che ne aveva offuscato la mente e l'aveva allontanata dal crimine, ma l'aveva portata ad affinare le arti della menzogna e della seduzione. Riesumando antichi stereotipi misogini e diffondendone di nuovi, "La donna delinquente", il trattato pubblicato a difesa delle proprie tesi da Lombroso e Guglielmo Ferrero nel 1893, proponeva un'immagine della donna inaccettabile per le femministe e anche per una parte della comunità scientifica, e pertanto aggravò in diversi paesi il discredito che era caduto sull'antropologia criminale.
Maggiori Informazioni
Autore | Montaldo Silvano |
---|---|
Editore | Carocci |
Anno | 2019 |
Tipologia | Libro |
Collana | Frecce |
Num. Collana | 282 |
Lingua | Italiano |
Stato editoriale | In Commercio |
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