Discriminazione di genere e aborto selettivo. Descrizione del fenomeno e politiche d'intervento a sostegno dello sviluppo umano

‘Development as a Freedom’, ‘Lo sviluppo è libertà’, recita il titolo di un celebre libro di Amartya Sen segnando un evidente allontanamento da quel paradigma tradizionale dell’economia politica che centra la sua attenzione sulla crescita del prodotto interno lordo o su altri analoghi indicatori per misurare lo sviluppo delle condizioni di benessere in un’area geografica in qualche modo delimitata. Una volta che si inizia a percorrere questa diversa strada per valutare e interpretare l’andamento dell’economia, e non solo, di un Paese, o dei diversi Paesi di una Regione o del globo, si abbraccia una prospettiva che deve provare a comprendere i modi nei quali le diverse istituzioni, le diverse abitudini, oltre alle diverse tecnologie e dotazioni di fattori produttivi, aiutano o intralciano il percorso di evoluzione di una economia e di una società: favoriscono o meno, per dirla in altri termini, il suo sviluppo umano. La discriminazione di genere, da questo punto di vista, diventa un fenomeno da studiare e interpretare non tanto, e non solo, nell’ottica dell’uguaglianza dei diritti, o della stessa giustizia – aspetti ovviamente assai rilevanti di ogni discorso sulla discriminazione – ma anche, e soprattutto, nella prospettiva dell’allargamento o meno dello spazio delle capabilities di una comunità e dei suoi membri; di quello spazio, cioè, che rappresenta una sorta di sommatoria di tutte le opportunità che sono offerte alle persone che appartengono a quella comunità.