Diario Di Una Metamorfosi. Riprogettare La Vita Dopo Una Lesione Spinale

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- ISBN/EAN
- 9788846473035
- Editore
- Franco Angeli
- Collana
- Self-help
- Formato
- Brossura
- Anno
- 2006
- Pagine
- 96
Disponibile
16,00 €
Un tuffo in mare, un incidente in moto, una caduta dalle scale e all'improvviso, in poco più di un attimo, non si riesce più a camminare o, peggio, non ci si muove più.
Questo libro raccoglie le testimonianze di chi ha subito il trauma, fisico e psicologico, di una lesione spinale, di chi ha visto la propria quotidianità "rotta" per sempre.
La storia corale che viene qui presentata, attraverso le parole stesse dei protagonisti, è la storia delle tappe che seguono un verdetto di paralisi: l'incredulità, il rifiuto, l'adattamento e l'accettazione; e delle emozioni che ad esse si accompagnano: la paura, la rabbia, l'impotenza, la disperazione, la vergogna, ma anche la gioia per una nuova autonomia e la speranza di un futuro possibile.
È dunque il diario di un percorso di sofferenza, ma anche di avventurosa scoperta e di rinnovata curiosità per la vita e per se stessi; ed è anche il racconto di chi assiste un disabile, talvolta senza capirlo, ma soffrendo e sperando ugualmente.
È la storia di una metamorfosi, è la storia di una rinascita.
L'augurio è che la lettura di queste esperienze possa essere un aiuto non solo per chi ancora non vede vie d'uscita, ma anche per i familiari e quanti interagiscono quotidianamente con i disabili.
Silvia Pagani è psicoanalista ad orientamento adleriano e psicoterapeuta; da alcuni anni si occupa di handicap. Sull'argomento ha pubblicato diversi articoli su riviste specializzate.
Maggiori Informazioni
Autore | Pagani Silvia |
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Editore | Franco Angeli |
Anno | 2006 |
Tipologia | Libro |
Collana | Self-help |
Num. Collana | 45 |
Lingua | Italiano |
Indice | Elio Tesio, Prefazione Introduzione Il trauma ("Non è vero, sto sognando". Il trauma; "Non facevano parte di me". L'incredulità, il distacco; "Avrei voluto il mondo vicino". La rabbia, la colpa; "Volevo vedere se riuscivo a nuotare sull'asfalto". Il desiderio di morte; "Non sono un pezzo di carne su un lettino". La solitudine, l'impotenza; "Il futuro prestabilito rotto per sempre". L'illusione, la disillusione; "Una cacca schiacciata, una nullità, zero". La vergogna, la rabbia) Riconquistare la quotidianità ("O muoio o vado avanti". La progettualità; "La gioia era mia, era mia e basta". La gioia; "Insieme non ci si sente un'isola, ma un arcipelago". La solidarietà e la comunanza; "Ci vuole tanta forza per stare vicino". La gratitudine; "Era come se non fosse il posto mio". La paura e lo spaesamento; "Non solo le gambe, ho perso anche l'amore". Le perdite; "Certe volte avrei voluto le coccole, però...". La sessualità, il desiderio, lo sconforto; "Sono diventato un pacco postale". Le perdite, i limiti, il senso do inutilità; "Fammi capire come posso dimenticare". Il rifiuto; "Voleva bruciare l'automobile appena l'ha vista". La non accettazione e lo spaesamento degli altri) Verso una nuova progettualità ("Cercare nell'anormalità la massima normalità". L'autonomia; "Se posso non chiedo niente a nessuno". Non avere bisogno degli altri. "Una foto del futuro". Le paure, le speranze, i desideri; "Ho vissuto due vite". L'accettazione) Lo sguardo degli altri ("Non ci sono parole". Il trauma, la paura; "Ma dentro si ha voglia di urlare". La disperazione, la paura di impazzire, il distacco; "Mi sono trovata davanti una persona completamente diversa", Lo spaesamento, l'estraneamento; "In quei momento non si pensa". L'incredulità, il rifiuto, l'accettazione; "Sarebbe stato meglio se fosse morto". "Sarebbe stato meglio morire". Il dolore senza fine, il desiderio di morte; "Mi sembrava che la vira precedente fosse un sogno". La perdita di progetti e aspettative; "Lui probabilmente pensava di essere ingombrante". La perdita e la riconquista dell'autonomia; "Viveva bene nel suo guscio. Volevo vivere nel mio guscio". L'isolamento, la rabbia, il senso di abbandono; "In certi momenti erano stanchi di lui". La rabbia, l'insofferenza; "Ho il terrore di morire prima". L'angoscia del futuro; "Come si può reagire a un handicap?". I tentativi di accettazione) Maria Teresa Fenoglio, Nota conclusiva. Investire in futuro L'associazione Paratetraplegici Liguria Onlus. |
Stato editoriale | In Commercio |
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