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Dell'antichissima E Nuova E Immutabile Sapienza. Lezioni Sulla «Repubblica» Di Platone, Agostino, Moro, Campanella E Muratori

ISBN/EAN
9788820463779
Editore
Franco Angeli
Collana
Universita' di verona - scienza della letteratura e
Formato
Brossura
Anno
1991
Pagine
564
64,50 €
In queste pagine sono trascritti i corsi delle lezioni tenute tra gli anni 1985 e 1988. Delle lezioni trattengono la forma discorsiva, colloquiare, essenzialmente divulgativa. Il volume si presenta quindi come un testo propedeutico, dove l'autore, seguendo le piste delle grandi guide, ripercorre la traccia dell'antichissima sapienza greca e cristiana. Tutti siamo di ritorno, oggi, dalla lezione del nihilismo di Nietzsche, così come in Atene tutti ritornavano dalla lezione del socratico «sapere di non sapere». Siamo di ritorno dalla lezione di Nietzsche sul pensiero che affronta la potenza e l'apparente vittoria dell'avversario, in quelle province della décadence dove tramontano e muoiono tutti gli dei. Ma la lezione di Nietzsche - come quella di Socrate - si vale dell'apparire di questa sconfitta, di questa décadence, per dar prova, ancora una volta della potenza della verità, che nella contraddizione si fa manifesta. Il discorso prende inizio perciò dalla grande décadence del terzo e quarto secolo; dall'età di Costantino rievocataci da Jacob Burckhardt, testimone, a sua volta, di quella décadence di cui parla Nietzsche. Le grandi guide sono qui anzitutto, Platone e Agostino; e il punto di incontro più vicino a noi, privilegiato, è quello di Tommaso Campanella. La 'Repubblica', la 'Città di Dio' e la 'Città del Sole' sono tre immagini della sommità civile, ossia della ragione vera, che sviluppa la trama della sapienza. Il discorso è vero, infatti, quando la teoria si fa manifesta, si fa oggettiva nella pratica: quando si fa progetto della città, ragione etica.

Maggiori Informazioni

Autore Cassa Mario
Editore Franco Angeli
Anno 1991
Tipologia Libro
Collana Universita' di verona - scienza della letteratura e
Num. Collana 7
Lingua Italiano
Indice Introduzione Parte I - Tra Platone ed Agostino Tra repubblica e chiesa Nota bibliografica I. Jakob Burckhardt e la décadence della civiltà 2. Décadence e coscienza religiosa 3. Décadence e destino umano 4. L'Africa nell'età di Costantino 5. L'esigenza dell'immortalità 6. Politeismo e ateismo 7. Alle origini dell'anacoretismo e del monachesimo 8. Sincretismo e neoplatonismo 9. Filostrato e la Vita di Apollonio 10. Ancora sull'anacoretismo II. Agostino e la Vita di Sant'Antonio 12. La Chiesa dei monaci e la Chiesa di Costantino 13. Agostino e La città di Dio 14. Agostino e la storia di Roma 15. Gli dei pagani e la pace sociale 16. Cos'è la felicità 17. La storia e l'eterno 18. L'essere intero e le differenze infinite 19. Le due Città: la loro differenza non è quella tra corpo e spirito - Contro i neo-platonici 20. Le due Città: la loro contesa appartiene al disegno di Dio 21. La creazione dal nulla 22. Dio è il luogo nel quale sta dall'eterno la lotta e la vittoria della Città 23. Non c'è progresso dalla Città terrena a quella celeste; tra le due c'è un salto, una discontinuità insanabile. Quel salto però lo deve operare Dio stesso: all'uomo s'impone l'attesa 24. Il valore di realtà cade sulla contesa tra le due Città più che sulla vittoria della Città di Dio - Il Mediatore 25. Questioni «teologiche» 26. Il Salvatore, ossia il mediatore della verità 27. Agostino e Platone 28. La vita piacevole è quella giusta 29. La generazione umana non ha né principio né fine 30. Il primo libro della Repubblica: la legge del più forte 31. Le origini dello Stato 32. Dopo il diluvio 33. La ricchezza e l'animosità 34. L'educazione 35. La composizione nell'intero 36. Ricchezza, denaro e purificazione 37. La dialettica della purificazione 38. L'immagine del mondo - La caverna 39. La dialettica della ragione 40. La dialettica dello Stato 41. La Verità e il Bene 42. Il filosofo e lo Stato 43. Ritorno ad Agostino 44. Le due Città: aliene l'una all'altra esse sono reciproca- mente il luogo della rispettiva alienazione 45. Dov'è la ragione della finale contraddizione tra la Repubblica di Platone e la Città di Agostino 46. Da Agostino a Tommaso Moro - scompare la remota presenza della Città celeste nella quale Agostino condanna alla alienazione eterna tutte le potenze dell'uomo che gli è stato consegnato da Platone 47. Un secolo dopo: La città del Sole 48. L'utopia morale di Daniello Bartoli 49. I gesuiti mettono in pratica nelle Riduzioni del Paraguay l'utopia comunista; e perciò la loro Compagnia verrà sciolta dopo un secolo e mezzo di felice esperienza 50. La testimonianza dello storico: Lodovico Antonio Muratori 51. I puritani, i «livellatori», gli «zappatori» inglesi » Parte Il - Campanella. Progetto della sapienza vera, di una chiesa che è repubblica Nota bibliografica 1. Neppure Hegel sapeva di Campanella 2. Per Campanella come per Platone la verità del pensiero si palesa solo nella Repubblica 3. I primi anni in Calabria » 4. Primi itinerari di un frate che disturba 5. Un brano di storia del Meridione 6. Progresso: cosa significa? A quale meta ci avvicina? 7. La storia è sempre lotta di classe 8. I conventi domenicani di Napoli 9. Il «banditismo» nel Vicereame 10. Ed ora si può leggere dentro alla rivolta di Calabria 11. La Città del Sole e la rivoluzione «libertina» 12. La civiltà del Meridione italiano nel Seicento 13. La civiltà - «Kultur» - europea nel primo Seicento 14. La cultura libertina e la nascita della scienza moderna 15. Un passo avanti per meglio illuminare il passato: Vico contro Cartesio 16. La profondità dell'Utopia e la dinamica del progresso - L'Utopia e la Città del Sole 17. Utopia e meccanicismo 18. Cenni al difficile corso della vita di Campanella nel decennio 1589-1599 - Di alcune delle opere maggiori che in quel decennio prendono la prima forma 19.Del senso delle cose e della magia 20. Di alcune Poesie dei primi anni di prigionia 21. La Phisiologia, o Epilogo Magno - «Spirito» e «Anima» 22. La Metaphysica - Scienza e sapienza 23. Campanella e l'ingrato Hegel 24. Un cenno a Spinoza - Passione e intelligenza - Il mondo e Dio 25. Sentire e pensare. Campanella tra «empirismo» e «razionalismo» 26. Il discorso metafisico di Platone 27. Ritorno alla Metaphysica di Campanella - 2' Parte. Come si può dire che il nulla è? 28. Dunque la verità è discorso che disegna l'intero, la totalità 29. Il pensiero, il discorso danno forma alla verità. Ma nel fare ciò ci allontanano dalla, quiete del sentire e dunque dalla felicità 30. Il destino del pensare, della sapienza, non è la felicità, ma la ricchezza prima dell'unità vitale 31. Il discorso si fa reale nella società ed è discorso vero quando è società universale 32. Si chiude il tempo del confronto con l'aristotelismo della filosofia araba. t tempo di abbandonare Aristotele - (Tommaso) - per tornare a Platone - (Agostino) 33. Campanella tra Umanesimo cristiano e Controriforma cattolica 34. L'Apologia pro Galileo 35. Sapienza e profezia 36. Gli Antiveneti 37. Chiesa - Religione scienziata - Profezia, Aforismi politici e Discorsi universali del governo ecclesiastico 38. Il Quod reminiscentur rivolto ai cristiani 39. Il Quod reminiscentur rivolto ai popoli di tutto il mondo
Stato editoriale In Commercio