Cultura e tecnica forense tra dimensione siciliana e vocazione europea

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- ISBN/EAN
- 9788815242341
- Editore
- Il Mulino
- Collana
- Storia avvocatura in italia
- Formato
- Brossura
- Anno
- 2013
- Pagine
- 502
Disponibile
41,00 €
Questo libro non fa l’apologia dell’avvocatura, non dà visioni d’insieme, non celebra liturgie. Preferisce contribuire a delineare le caratteristiche di una professione che con la sua sapienza, la sua pratica, i suoi apparati, le sue immagini e la sua straordinaria consonanza con i fermenti del tempo è specchio e rappresentazione di una cultura e di una società. Tra Otto e Novecento, in particolare, l’avvocato è stato un interprete del progresso e dell’ordine, come tale sacerdote di nuove mitologie ed epifanie, ma anche oculato gestore dei delicati equilibri comunitari. Insieme con anonimi cittadini che chiedevano una difesa dei loro diritti, insieme con i poteri dello Stato che si sono avvalsi della sua cultura giuridica e della sua perizia tecnica, egli non ha mai smesso – nel tribolato confronto con le urgenze della pratica e con le esigenze della giustizia – di raccontare la «gaia» scienza del diritto. Le voci plurali raccolte in questo volume tracciano alcuni profili sociali, culturali, politici e organizzativi della professione forense e descrivono spazi metaforici e materiali che rinviano di continuo alla fisionomia dell’avvocato europeo. I diversi autori, tra le pieghe degli eventi e attraverso la parola suadente del ceto forense, offrono la lettura di una parte non secondaria della storia del paese: dall’età liberale al fascismo, dalla tragedia della guerra alla fondazione della Repubblica. La Sicilia come metafora di questa storia.
Maggiori Informazioni
Autore | Migliorino Francesco; Pace Gravina Giacomo |
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Editore | Il Mulino |
Anno | 2013 |
Tipologia | Libro |
Collana | Storia avvocatura in italia |
Lingua | Italiano |
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