Cosmogenesi dell'esperienza. Il campo trascendentale impersonale da Bergson a Deleuze

calcActive())">
- ISBN/EAN
- 9788857574394
- Editore
- Mimesis
- Collana
- Canone minore
- Formato
- Libro in brossura
- Anno
- 2021
- Pagine
- 320
Disponibile
24,00 €
In Materia e memoria (1896), Henri Bergson pone all'origine della percezione umana un campo a-centrato di immagini "in sé"; più di cinquant'anni dopo Gilles Deleuze inizia a elaborare la nozione di piano di immanenza quale condizione virtuale di ogni stato di cose. Da Bergson a Deleuze - e attraverso una serie di illustri mediatori - emerge così un'eterogenea riflessione intorno a quel dispositivo che Sartre ha battezzato "campo trascendentale impersonale". Il presente saggio si propone di ricostruire la genesi di tale istanza, mostrandone al contempo alcune decisive implicazioni: dalla riscrittura in senso immanentista del motivo trascendentale kantiano sino alla conseguente riabilitazione della speculazione metafisica e cosmologica. Dalle riflessioni di Bergson e Deleuze emerge una linea minoritaria nel panorama filosofico novecentesco, in grado di concepire un cosmo "univoco" abitato da una molteplicità di relazioni non più profilate a partire da uno sguardo umano. Prefazione di Rocco Ronchi.
Maggiori Informazioni
| Autore | Piatti Giulio |
|---|---|
| Editore | Mimesis |
| Anno | 2021 |
| Tipologia | Libro |
| Collana | Canone minore |
| Lingua | Italiano |
| Larghezza | 0 |
| Stato editoriale | In Commercio |
Questo libro è anche in:
