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Con occhi da grave dolor munti. Dante e l'invidia

ISBN/EAN
9791222322735
Editore
Mimesis
Collana
Eterotopie
Formato
Libro in brossura
Anno
2025
Pagine
324

Disponibile

30,00 €
L'invidia è uno dei vizi tra i più complessi da definire per i teologi e i pensatori del Medioevo. Tale caratteristica si riflette in tutta l'opera dantesca, dove all'invidia e agli invidiosi è dedicato ampio spazio. Non solo alcune figure emblematiche della Commedia sono affette da questo male atavico dell'uomo (Caino fu il primo essere vivente a soffrire l'invidia), ma il pensiero dantesco è particolarmente sensibile al peccato, peste per eccellenza dei luoghi urbani. L'invidia è la velenosa pianta germinante che attanaglia la vita di corte e quella universitaria: ma Dante nel rappresentare gli invidiosi è tanto lontano quanto più pervicace di un Boncompagno da Signa, per esempio, che raffigura il peccato come un mostro a più teste. Nessuna straordinarietà concessa agli invidiosi (o quasi), ma piuttosto la storia di una donna senese semi-sconosciuta, Sapìa, con l'evidente scopo di attribuirle e svilupparne il ruolo di minimo comun denominatore, al fine di valorizzare l'universalità dello stesso vizio.

Maggiori Informazioni

Autore Rigo Paolo
Editore Mimesis
Anno 2025
Tipologia Libro
Collana Eterotopie
Num. Collana 1064
Lingua Italiano
Larghezza 0
Stato editoriale In Commercio