Chimica Inorganica e Principi Generali della Chimica

Il successo più che lusinghiero dalla la Edizione ha consigliato all'Editore di pubblicare l'attuale seconda edizione a meno di due anni dalla messa in ven¬dita della prima. Non si è considerato sufficiente il tempo trascorso per operare una revisione o un aggiornamento scientifico generale bensì è parso indispensabile introdurre, si ritiene per la prima volta in un trattato di chimica in lingua italiana, l'uso del sistema SI di unità (Systéme International d' Unités), non solo perchè la sua applicazione è già avvenuta in trattati anche elementari di chimica in lingua inglese ma anche perchè si ritiene opportuno secondare lo sforzo, che si sta facendo nel mondo della didattica chimica e dalle altre scienze fisiche e biologiche, di rendere il più omogeneo possibile l'impiego delle Unità di misura. L'introdu¬zione del SI non può essere che graduale e si raccomanda al lettore in via preli¬minare una lettura assai attenta del Preambolo. Si desidera rendere i cultori della stereochimica e della strutturistica chimica attenti al vantaggio che deriverebbe dall'uso eventuale del picometro per la mi¬sura delle distanze interatomiche e delle lunghezze dei legami e i cultori di radio¬chimica alla possibile sostituzione del Curie, le cui dimensioni sono t-1 , con l'eventuale unità gigahertz (GHz) definita come la quantità di qualsiasi nuclide radioattivo che fornisce 109 eventi di disintegrazione nucleare al secondo. Per il plutonio-239, nuclide oggi più compiutamente noto del Ra-226, un gigahertz cor¬risponde alla massa di 0,4295 g. Nel ringraziare i cultori di chimica a tutti i livelli per l'accoglienza ri¬servata a questo piccolo trattato esprimo ancora all'Editore Gianni Tamburini il mio apprezzamento per la dinamica con la quale serve l'editoria scientifica. Milano-Pavia, 1° Gennaio 1972 MARIO A. ROLLIER